Vincenzo De Pompeis, Presidente della Fondazione Musei Civici di Loreto Aprutino, porta un nuovo bilancio in Consiglio e lo decurta di parte del suo compenso, 17000 mila euro. Approvato con 4 voti a favore (compreso il voto del Presidente stesso), 3 contrari e 1 astenuto, rimane l’incognita di quanto già percepito come consulente per il progetto Mostra sui Casamarte e che corrisponde a circa 21000 euro. Ancora tanto per alcuni consiglieri e non giustificato dallo Statuto della Fondazione né da alcuna deliberazione che ne determini la possibilità.
Niente di più trapela ufficialmente: molto rumore aveva suscitato la notizia della bocciatura del bilancio preventivo avvenuto il 29 dicembre scorso e la richiesta, da parte di Antonello delle Monache, delle dimissioni del Presidente con la richiesta di un consiglio comunale straordinario in cui affrontare il tema della possibilità, per un presidente di un ente non profit, controllato dalla Regione e con soci pubblici, oltre la Regione, la Provincia di Pescara e il Comune di Loreto Aprutino.
A Delle Monache risponde il consigliere comunale Federico Acconciamessa, delegato dallo Stesso sindaco a rappresentarlo in seno al consiglio di gestione dei musei aprutini: “ Il presidente De Pompeis ha sempre agito con la massima trasparenza e correttezza nel suo ruolo all’interno del consiglio di gestione, mostrando elevato senso di responsabilità anche nel risolvere situazioni poco chiare del passato, come il TFR mai accantonato per i dipendenti della Fondazione. La sua spiccata sensibilità culturale ha permesso di rilanciare l’ente museale grazie a manifestazioni di rilievo come LoretoView e la mostra “Abruzzo” del fotografo internazionale Michael Kenna. Fra le attività messe in bilancio per il prossimo anno c’è l’organizzazione della mostra dedicata alla storica famiglia Casamarte (…) . Come amministrazione comunale abbiamo seguito sempre con attenzione le attività della Fondazione, e sulla questione delle indennità vigileremo seriamente, controllando se in passato ci si sia attenuti allo Statuto o se anche altri presidenti o consiglieri abbiano ricevuto indennità”.
“ Prendiamo atto che il consigliere Acconciamessa – dichiara ancora una volta Delle Monache – condivide l’operato del Presidente De Pompeis, ma occorrono delle precisazioni:
1) la problematica del TFR, a noi risulta essere stata affrontata e risolta solo da poco tempo e per giunta con un accumulo pari a 25 mila euro, somma che si è formata dal 2009 data di riassunzione delle 3 dipendenti. Il presidente è in carica dal 2011, ciò significa che spettava a lui, nel pieno delle sue competenze, risolvere il problema già da allora;
2) parlare di trasparenza quando non viene rispettato il precetto del decreto 33/2013 che la rende obbligatoria per gli enti privati controllati da pubbliche amministrazioni mi sembra una presa in giro;
3) le allusioni generiche, in stile Starinieri, agli amministratori passati è un fatto gravissimo perché non ci risulta che ci siano mai state retribuzioni così alte, diversa cosa può essere stata per i rimborsi, ma anche ci fossero state e fossero state illegittimamente percepite non significa che bisogna continuare a farlo.
4) leggiamo dalle carte che la mostra di Kenna ha creato un disavanzo di 20 mila euro discostandosi dall’allora bilancio preventivo, è questo non mi sembra, almeno sotto l’aspetto amministrativo, un ottimo risultato, anzi ci fa sorgere dei dubbi sulla mostra Casamarte che, tra l’altro, la nobile famiglia è tutt’ora intenzionata a riprendersi i reperti archeologici dall’Antiquarium comunale.
5) infine, c’è una contraddizione in termini: da un lato Acconciamessa dice che l’amministrazione vigilerà attentamente sul passato (ci siete stati sempre voi!!!) circa le indennità, ma nulla ci dice sulla legittimazione attuale: cioè può il presidente presentare una ipotesi di fattibilità di 21 mila euro in cui stabilisce che come organizzatore ne prende 12 mila più 5mila di rimborso?
Uomini vicini al Sindaco riferiscono la sua contrarietà alla situazione di stallo che sta affrontando la Fondazione, soprattutto perché l’opposizione verrebbe proprio dai suoi rappresentanti e lui invece è un grande sostenitore di De Pompeis e ne difende operato e posizione. La mostra sui Casamarte si farà quindi ma nessuna informazione dal sito circa modalità e costi finali. Il silenzio è d’oro!
Unica notizia certa è che chiude di nuovo il Museo dell’olio in via Cesare Battisti, mentre l’Oleoteca regionale diventa improvvisamente Museo dell’olio con una mostra permanente di artigianato artistico e di calcio.