“Forze di Libertà presenterà un ordine del giorno in occasione della prossima seduta del Consiglio provinciale di Pescara, già fissato per lunedì prossimo, per chiedere l’immediata revoca della stangata sui passi carrabili sulle strade provinciali e il ripristino delle tariffe 2016 per la Cosap, il Canone di Occupazione del suolo pubblico.
Lo abbiamo annunciato quest’oggi nel corso della riunione dei Presidenti di Gruppo da me richiesta, e alla quale non ha ritenuto di prendere parte il Presidente della Provincia, Antonio Di Marco, firmatario del Decreto presidenziale che ha determinato il salasso, lasciando la guida della riunione al vicepresidente Silvina Sarra. A questo punto il confronto con la maggioranza di sinistra si sposterà direttamente nell’aula consiliare e sarà in quella sede che rivolgeremo le nostre domande al Presidente Di Marco, chiedendo giustificazioni circa un aumento spropositato del canone, pari al 42,5 per cento, che dovrebbe portare nelle casse provinciali 140mila euro in più”. Lo ha annunciato il Capogruppo di Forze di Libertà alla Provincia di Pescara Vincenzo D’Incecco al termine della riunione odierna.
“All’ordine del giorno del vertice c’era l’ennesimo boccone indigesto che migliaia di famiglie della nostra provincia si sono viste recapitare con i bollettini per il pagamento della Cosap anno 2017 – ha ricordato il Capogruppo D’Incecco -, bollettini che hanno tolto il fiato mostrando subito un aumento del 42,5 per cento circa rispetto al 2016. Un aumento di cui nessuno era a conoscenza, né il Presidente Di Marco si è mai preoccupato di avvisare le Forze politiche di tale decisione, che ha assunto nella più assoluta solitudine delle proprie stanze, né tantomeno i cittadini magari cercando anche di accampare qualche giustificazione, seppur pretestuosa, per far inghiottire la pillola. A fronte delle segnalazioni dei cittadini siamo andati a cercare il provvedimento, che comunque non è di competenza del Consiglio provinciale, e siamo dovuti risalire addirittura al 13 dicembre del 2016 per ritrovare il bandolo della matassa, ovvero il Decreto del Presidente numero 0000082 sulla ‘Definizione tariffe, imposte, tasse e concessioni e aliquote per il 2017’. Basta scorrere il documento e arrivare a pagina 10 per trovare la sorpresa: in sostanza la tariffa annuale per ogni metro lineare di passo carrabile è salita da 19,50 euro del 2016 a 27,80 euro del 2017 per le strade provinciali di seconda categoria, e da 28,50 euro del 2016 a ben 39,60 euro del 2017 per le strade provinciali di prima categoria, un aumento spropositato e che a oggi non trova giustificazione. A questo punto abbiamo chiesto un incontro tempestivo con il Presidente Di Marco per sentire direttamente da lui cos’abbia motivato un tale provvedimento perchè ci sembra evidente che all’aumento di un canone o di una tassa debba obbligatoriamente corrispondere un miglioramento del servizio offerto, e allora vogliamo sapere quali sono le migliorie garantire ai cittadini della nostra provincia visto che al momento ci sfuggono. Anzi, se pensiamo alle condizioni in cui versano tutte le strade provinciali, alle frane mai risanate, al dissesto totale delle carreggiate spesso impraticabili, il Presidente Di Marco forse avrebbe dovuto azzerare le tasse imposte ai cittadini. Vi è di più: oggi abbiamo anche letto le dichiarazioni dello stesso Di Marco che addirittura si sarebbe dichiarato ignaro delle disposizioni contenute in un Decreto presidenziale da lui stesso firmato, in altre parole il 13 dicembre 2016 avrebbe firmato un documento senza neanche conoscerne il contenuto, affermazione difficilmente credibile e che, se fosse vera, sarebbe non una leggerezza ma una circostanza grave, fra l’altro considerando che l’aumento delle tariffe ha determinato un maggior incasso per la Provincia pari ad appena 140mila euro. Purtroppo all’incontro odierno il Presidente Di Marco non si è presentato, delegando la sua vicepresidente Silvina Sarra, alla quale abbiamo rivolto la nostra istanza, ovvero revocare l’esecutività di quel Decreto e ripristinare subito le aliquote 2016. Ma il vicepresidente Sarra, ovviamente, ha solo potuto prendere atto della nostra istanza che, a questo punto, riproporremo direttamente in aula lunedì prossimo in Consiglio provinciale attraverso un ordine del giorno su cui chiederemo anche il voto favorevole della maggioranza. E quello – ha aggiunto il capogruppo D’Incecco – sarà il banco di prova anche per il Presidente Di Marco”.