Falconetti: accuse inventate. Lacerba risponde

Spett.le Redazione de “Lacerba”,

in risposta al Vs. articolo pubblicato in data odierna su “lacerbaonline.com” nel quale scrivete testualmente:

“Ma una bella figura non viene fatta neanche dal capogruppo del Movimento 5 Stelle, Luca Falconetti, che doveva essere lui a denunciare il fatto, visto che è un componente della commissione elettorale e non un esterno al Comune di Penne. Inoltre, Falconetti e company dovevano agire come i due consiglieri grillini di Pescara che hanno indetto un bando su Facebook aperto ai soli disoccupati e poi hanno proceduto ad un sorteggio pubblico per selezionare gli 8 scrutatori effettivi e gli 8 supplenti di loro pertinenza.

Invece, secondo il Manuale Cencelli usato nella vecchia politica, hanno preferito procedere con l’indicazione, una specie di “raccomandazione”, della persona che andrà a svolgerà il ruolo di scrutatore”,

il sottoscritto Luca Falconetti intende precisare quanto segue:

1) Non c’è alcun fatto da denunciare, poiché la legge n. 95/1989 (che detta la disciplina per l’istituzione dell’albo e la scelta delle persone idonee all’ufficio di scrutatore di seggio elettorale), così come modificato dalla legge 270/2005 (articolo 9, comma 4) e successivamente dalla legge 22/2006 (articolo 3-quinquies) prevede che gli scrutatori vengano nominati dai membri della commissione elettorale.

2) Il sottoscritto è l’unico membro di opposizione della commissione elettorale, non c’è nessuna “company” come erroneamente avete scritto; avete tuttavia omesso che la commissione è composta da 4 membri di cui 3 facenti capo all’amministrazione di Centro Destra e cioè: Mario Semproni (Sindaco) che è anche Presidente, Lucia Cardone (consigliere) e Manfredo Mergiotti (consigliere).

3) I gruppi consiliari del MoVimento 5 Stelle delle diverse città agiscono in maniera indipendente, rispettando le regole generali del “Non Statuto” e il Programma elettorale sottoscritto e presentato insieme ai cittadini; c’è piena libertà di iniziativa rispettando la volontà degli attivisti locali. Dicendo che “dovevo agire come i due consiglieri grillini di Pescara” state dicendo il falso.

4) Il sottoscritto ha indirizzato una proposta (prot. n. 12147 del 8/11/16) al Sindaco e agli altri membri della commissione elettorale proponendo quanto segue:

“Il sottoscritto Luca Falconetti […] chiede che per evitare clientelismi e, contestualmente, venire incontro alle problematiche di natura economica presenti sul nostro territorio, il Comune di Penne adotti il sorteggio come metodo di nomina degli scrutatori, dando priorità agli iscritti all’Albo degli scrutatori che risultino Disoccupati o Inoccupati alla data della nomina.”

5) Tale proposta è stata respinta in sede di Commissione elettorale con la seguente motivazione: “La richiesta non risulta conforme al dettato legislativo (L.95/1989 art. 6) sul metodo di scelta degli scrutatori e pertanto non viene accolta”.

6) Mi avete accusato di aver fatto raccomandazioni, e trovo tale accusa molto grave nonostante l’utilizzo furbo delle virgolette. Ribadisco che la nostra proposta di sorteggio è stata respinta e che nonostante ciò abbiamo agito in conformità della legge; sottolineo, inoltre, che nessuno dei familiari o affini ai consiglieri comunali del M5S è stato nominato scrutatore così come nessun attivista.

Mi auguro che pubblicherete il testo integrale della lettera che vi ho inviato, poiché avete accusato in maniera del tutto infondata il sottoscritto ed il MoVimento 5 Stelle Penne, mostrando una scarsa attenzione alla realtà dei fatti ed una conoscenza pressoché nulla della normativa di riferimento.

Penne, 16/11/2016

Luca Falconetti (Capogruppo M5S – Penne)

NOTA DI REDAZIONE

Nel pubblicare integralmente ciò che ci è pervenuto ( lo abbiamo sempre fatto è nella nostra etica ), ci permettiamo di dimostrare al consigliere Falconetti che non siamo dei “ furbetti ” o nel peggiore dei casi dei giornalisti poco attenti alla realtà dei fatti con una conoscenza pressoché nulla della normativa di riferimento.

1) Conosciamo bene la legge che regola la scelta e la nomina dei scrutatori, dopotutto dopo 21 anni di informazione sul campo credo che qualcosa abbiamo pur imparato. Ma Falconetti, neofita della politica, beccato con le mani nella marmellata, non ha capito che noi parlavamo di denuncia POLITICA e non di quella PENALE. Anche se, leggendo “Il Centro” di oggi, i suoi colleghi di partito del M5S a Pescara hanno intrapreso anche la strada della Procura.

2) Quando parlavamo di “ Company ”, è chiaro che ci stavamo riferendo al suo movimento o gruppo consiliare e non certamente alla commissione elettorale. Era nostro intento mettere a confronto l’iniziativa presa dai grillini di Pescara con quella dei grillini di Penne. Nessun errore casomai un’ interpretazione sbagliata del lettore Falconetti che preso da ira ha letto fischi per fiaschi.

3) Noi non abbiamo detto che dovevate agire come i grillini di Pescara, abbiamo solo evidenziato che potevate agire, nel rispetto della vostra indipendenza, come i vostri colleghi di Pescara. Quindi quale falso, solo un suggerimento di trasparenza, quella che voi tanto sbandierate.

4-5)Questo punto si collega con il precedente ed al successivo: gli scrutatori vengono scelti per sorteggio o indicati dai componenti della commissione tra gli iscritti all’albo. Il vostro movimento, come è avvenuto nella città Dannunziana, poteva qualche settimana prima, scegliere, attraverso varie forme, dei cittadini disoccupati e poi indicarli in sede di commissione. Facile no?

6) Prendiamo atto che non avete indicato come scrutatori parenti ed affini, ma resta la gravità politica di aver tenuto nascosto ai cittadini e di non aver denunciato politicamente il fatto che un esponente della maggioranza, Baldacchini, ha indicato un suo membro di famiglia. Trasparenza, trasparenza dove sei ?

Per tutto il resto, siamo sempre disponibili a ricevere e pubblicare sia sul sito on line o sul cartaceo de Lacerba tutto quello che rientra nella voce della cattiva amministrazione, gestione poco trasparente della cosa pubblica e malcostume politico. Di argomenti in questi sei mesi di amministrazione Semproni ce ne sono a iosa, basta leggersi i precedenti numeri e controllare gli articoli pubblicati sul sito internet. Quindi suggeriamo a Falconetti di non impelagarsi in codici, codicilli e articoli di legge, ma di portare avanti una seria attività di opposizione attraverso la denuncia politica.

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