Penne: partorisce al pronto soccorso perché il punto nascita è chiuso

PENNE. Partorisce nel pronto soccorso dell’ospedale di Penne perché il punto nascita è chiuso.

E’ la storia, finita bene, accaduta oggi al nosocomio San Massimo. La madre inizia ad avere le prime contrazioni, la corsa verso Pescara, però, si interrompe prima di Loreto. Il marito avverte che la situazione sta peggiorando e decide di tornare indietro e raggiunge il pronto soccorso. Viene avvertito il ginecologo mentre il medico di turno avvia il travaglio. Sono ore concitate e delicate. Nemmeno l’ambulanza Stam, che dovrebbe intervenire in questi casi, arriva puntale. Si decide di far partorire la madre, alla sua seconda gravidanza, a Penne, dove il governo regionale guidato dal PD ha deciso di chiudere il punto nascita. Vittoria viene al mondo; mamma e figlia stanno bene. Ora, però, bisogna interrogarsi: è giusto chiudere il punto nascita di Penne?

L’ASSESSORE PASQUALONE ATTACCA IL PD SU FB. “Io – scrive Gabriele Pasqualone – ho sempre detto che non ci sono tempi di sicurezza. Adesso chiediamo l’immediata riapertura del punto nascita e qualcuno chieda pubblicamente scusa”.

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