PENNE. Con interpellanza del 1 febbraio 2016, il Consigliere Comunale Massimo Di Tonto del Gruppo Pianella Amica ha evidenziato la mancanza di illuminazione e segnaletica presso l’incrocio tra Viale San Vincenzo (circonvallazione di Cerratina) e Via Tordino (zona industriale di Cerratina), dove si determina una condizione di estremo pericolo per i veicoli che vi passano.
In realtà la situazione è più grave di quanto concisamente esposto nell’interpellanza e, a seguito di sopralluogo, appare manifesta l’assenza dell’amministrazione comunale di Pianella. Infatti sono evidenti i segni della trascuratezza e la inoperosità di chi era preposto al controllo dell’attuazione del programma di lottizzazione ovvero all’intervento sostitutivo, così come previsto dal contratto tra l’Ente e i soggetti privati attuatori del 22 gennaio 2007. Vi sono marciapiedi invasi ormai da alcuni anni da erbacce infestanti e pozzetti scoperti dell’impianto elettrico incompleto, che sono rischiosi per i pedoni, soprattutto durante le ore notturne. Tutte le reti di urbanizzazione sono realizzate solo parzialmente. La strada sterrata, in caso di pioggia, si trasforma in una palude impercorribile per i lavoratori, fornitori e committenti che si recano negli opifici della zona. Inoltre alcuni veicoli in transito lungo Via Tordino hanno subito danni a causa della presenza di insidiosi tombini per la raccolta di acque bianche e nere, che emergono eccessivamente dal piano stradale. A fronte delle problematiche evidenziate l’amministrazione comunale ha risposto in maniera superficiale e non documentata. Ha rilevato il considerevole ritardo dei privati nella realizzazione delle opere di urbanizzazione, ma non si è sostituita ad essi, pur potendolo fare, avvalendosi della polizza fidejussoria n. 96 – 46327121 del valore di € 198.308,00, non ancora svincolata e, posta a garanzia degli obblighi derivanti dal programma di lottizzazione. L’amministrazione dovrà affrontare la questione con celerità e impegno per scongiurare ogni possibile pericolo incombente e sistemare l’area. Così da rendere la zona industriale un fiore all’occhiello della nostra comunità, favorendo i nuovi insediamenti produttivi e cercando di trattanere quelli esistenti.