PIANELLA – Il gruppo di maggioranza del PD, composto da Antonio Faieta, Alessandro Minetti e Marco Pozzi, che sostiene il sindaco di Pianella, Sandro Marinelli, ha inviato la seguente lettera.
Ecco il testo: “Viene quasi da sorridere a leggere gli sfoghi di fine anno del coordinatore del circolo Pd di Pianella, Gianni Filippone, sulla adesione al suo partito di tre amministratori ed esponenti di lungo corso del centro-sinistra locale. Sembra di vedere un personaggio “in cerca di autore” di pirandelliana memoria, in cerca soltanto del proprio ruolo da protagonista. Forse quando si è candidato a fare il coordinatore di circolo pensava di diventare il monarca di un piccolo regno in cui solo lui poteva decidere chi entra e chi esce, ma purtroppo non è così e Filippone dovrà farsene una ragione. Leggendo lo statuto del Pd e il suo codice etico non rinveniamo infatti alcuna incompatibilità dei sottoscritti con il partito, visto che non abbiamo tessere di partito, non abbiamo questioni giudiziarie pendenti e ci siamo sempre candidati a governare la città con simboli di liste civiche, proprio come i due sodali del momento, Filippone e D’Ambrosio. E, purtroppo per il coordinatore pro tempore in carica, il PD è davvero un partito aperto e democratico e, non assegna ad alcuno, neppure al coordinatore di circolo, il potere di dare assenso alla tessera o di negarla se i richiedenti non presentano incompatibilità statutarie. Neppure un direttivo di circolo ha questo potere, e tanto meno un direttivo di circolo che a maggioranza (quindi a conti fatti circa 20 persone su 180 iscritti) decide di non fare iscrivere persone che hanno già effettuato l’iscrizione, quindi “a posteriori”, evidentemente “contra personam”. Oggi siamo tesserati nonostante l’avversità del coordinatore di circolo. Abbiamo atteso la mozione di sfiducia contro il Sindaco Marinelli che Filippone e D’Ambrosio avevano preannunciato per verificare la nostra fedeltà al PD. Sappiamo però che non arriverà mai. I due nuovi amici come al solito hanno dimostrato di non sapere. Lo statuto del comune di Pianella infatti prevede che la mozione di sfiducia sia motivata e presentata da minimo 4 consiglieri. Mancano allo stato entrambi i requisiti. Noi vogliamo qui ribadire il nostro impegno nel Pd, al fianco di Luciano D’Alfonso e della sua Giunta per migliorare l’Abruzzo, e la nostra lealtà all’impostazione di cambiamento data da Matteo Renzi e dal Pd nei sui vertici regionali e provinciali, consapevoli che in questo momento storico la risoluzione dei problemi comporta sacrificio e gioco di squadra e, in questa ottica di squadra vogliamo lavorare. Peccato per chi si sente meno “padrone” perché ci siamo anche noi. Filippone si rassegni, ora il Partito Democratico è più grande e più forte a Pianella e va necessariamente oltre gli accordicchi di basso livello fatti tra lui e D’Ambrosio sulle future candidature”.