PENNE – Il segretario cittadino di SEL, Guglielmo Di Paolo, chiede alla ASL di Pescara ed al governo Regionale di attivare lo stesso protocollo già istituito in altre città d’Italia: “Dobbiamo dare la possibilità ai cittadini di Penne e di tutta l’area vestina di continuare a far nascere i propri figli a Penne nella massima sicurezza per le gestanti ed i nascituri. La direzione generale della Asl si attivi per istituire subito a Penne una Casa del Parto”.
Il Coordinatore di SEL , guarda avanti e lancia una proposta per continuare a partorire nella Città di Penne. “E’ evidente che nessuno vuole la chiusura di un reparto come il punto nascita di Penne, punto di riferimento anche per i comuni dell’area vestina. Il problema, però, è che il Piano di Rientro costringe la Regione a uniformarsi a criteri statali, stabiliti dal Ministero della Salute e se il Commissario ad acta per la sanità, Luciano D’Alfonso, non è intenzionato a chiedere una deroga, sempre possibile, pensiamo a delle soluzioni alternative che possano offrire una risposta alla domanda di salute che arriva dai nostri territori. La risposta alla chiusura del reparto maternità può senza dubbio essere l’apertura della Casa del Parto, esperienza che ha già portato ottimi risultati in altre zone d’Italia e che in Abruzzo potrebbe partire proprio dal Presidio Ospedaliero di Penne. La Casa del Parto è gestita interamente da ostetriche e offre la possibilità di tornare a nascere in maniera del tutto naturale, ovviamente in presenza di precisi requisiti di sicurezza previsti da rigorosi protocolli. Penne è nelle condizioni di avere un servizio del genere, diretto da un’ostetrica/o in stretta integrazione con gli altri servizi socio- sanitari del percorso nascita. L’assistenza, assicurata dalla struttura ospedaliera, dovrebbe operare in stretto contatto con l’ Ospedale Santo Spirito di Pescara”. SEL Penne fa sapere di aver già posto la questione all’attenzione dell’assessore regionale alla sanità, Silvio Paolucci. “C’è una disponibilità in tal senso, ma ora deve attivarsi la ASL”, spiegano da SEL. “Da parte nostra, prosegue Di Paolo, ci sarà la massima disponibilità a facilitare questo percorso ed il Circolo di Penne intende farsi anche promotore affinché venga avanzata una proposta di legge regionale sul luogo elettivo di nascita, che prevede la possibilità, da parte dei genitori, di scegliere il luogo di nascita dei propri figli, a prescindere dal Comune nel quale è avvenuto il parto”.