Aule d’oro di nuovo in Consiglio comunale. Roberto Corbo assolto a Perugia

PENNE – Lo spostamento della scuola dovrebbe tornare in consiglio comunale.

Ci sarebbe da accordare all’impresa Corbo Group spa di Sessa Aurunca il diritto di superficie sul terreno di via dei Lanaioli poiché la proprietà è del Comune. Un passaggio tecnico-giuridico che appare necessario in attesa che l’impresa presenti il progetto esecutivo della nuova “Mario Giardini” (elementare e media). La questione delle aule torna così di attualità dopo il voto con cui il consiglio comunale ha approvato la variazione del piano regolatore generale con cui l’area prescelta, bocciata come l’intero intervento dalla commissione edilizia, ha visto una modifica della destinazione urbanistica a posteriori, cioè dopo che l’impresa si è aggiudicata il contratto di disponibilità e non prima che l’appalto fosse bandito. Come possa fare un ente come quello pennese, di fatto alle prese con un dissesto finanziario mascherato, a sopportare un onere di almeno 200 mila euro (Iva compresa) annui per 25 esercizi (a partire dal corrente) offerti dall’impresa ed accettati dal Comune resta un mistero. La sensazione è che l’attuale sede scolastica e la palazzina in cui risiedono Vestina gas ed altri, in via Caselli, 44 possano diventare una contropartita immobiliare molto attraente per la Corbo. Che già a Monteriggioni, nel Senese, ed a Città di Castello ottenne come corrispettivo un’area fabbricabile e un edificio dagli enti locali. Intanto Roberto Corbo, l’amministratore delegato di Corbo Group spa, è stato assolto poche ore fa dal tribunale di Perugia. Il Pm aveva chiesto 2 anni e 8 mesi di reclusione per la corruzione sulla ristrutturazione della scuola perugina “Giordano Bruno”. A causa di questa contestazione, l’amministratore nel 2008 venne ristretto ai domiciliari, accusato insieme con altre decine di persone, fra cui alcuni funzionari della Provincia, imprenditori, altissimi graduati della Guardia di Finanza. Condanne invece molto pesanti per parecchi altri imputati.

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