Una conferenza stampa, quella che si è svolta stamattina nella sala consiliare del comune di Montesilvano, alla presenza dell’assessore alle Politiche giovanili Alessandro Pompei, del consigliere Luca Ametta e della presidente dell’Azienda Speciale Sandra Santavenere, della referente del comune per le Politiche sociali Francesca Lupo e della presidente dell’ Associazione Formula Debora Donatone, per illustrare il percorso che l’amministrazione intende proseguire, sulla base delle strategie vincenti già sperimentate e condivise con altre città, per ampliare la propria operatività nell’ambito delle politiche locali rivolte ai giovani. Partendo dai servizi offerti dall’Azienda Speciale alle politiche giovanili sostenute direttamente dall’ufficio comunale gestito dalla Lupo, in sinergia con l’associazione Formula, tutto è partito tre anni fa, dalla scelta condivisa di mettere al centro le esigenze e le richieste dei giovani, con una visione proiettata al futuro.
In questi anni, i giovani di Montesilvano sono stati protagonisti di progetti e iniziative a carattere locale, nazionale e internazionale, tali da ampliare le opportunità in termini di occupabilità, inclusione e crescita, adottando una visione di lungo periodo, con l’intento di porre ogni intervento in un quadro unitario chiamato “Sistema Giovani Integrato”. Tra gli obiettivi che si pone il Comune, c’è il chiaro intento di offrire ai giovani percorsi che consentano un confronto diretto con realtà socioculturali europee ed extraeuropee e la capacità di capitalizzare l’esperienza acquisita nella gestione dei progetti rivolta ai suoi giovani, raccogliendo il bisogno manifesto di essere coinvolti attivamente nella vita sociale.
“Un percorso culturale e sociale che la città di Montesilvano ha avviato tre anni fa quando è entrata a far parte della Rete Città del dialogo, programma città interculturale del Consiglio d’Europa – ha affermato la presidente Sandra Santavenere – . “Una grande opportunità che ha dato la possibilità di confrontarsi con realtà molto più grandi e anche internazionali su temi come inclusione, sostegno ai giovani e cittadinanza attiva. Grazie all’adesione al progetto della Rete, l’amministrazione è stata in grado di mettere in campo strategie condivise con altre città e con risultati inaspettati, addirittura la città di Montesilvano è stata presa ad esempio e modello di altre realtà territoriali di gran lunga maggiori per dimensioni e densità di popolazione”.
La strategia adottata e che l’amministrazione intende portare avanti, consiste nel cogliere tutte le iniziative a carattere locale, nazionale e internazionale, portando avanti progetti collegati da un filo conduttore, sostenuti da un metodo. La fine di un progetto diventa lo spunto per iniziarne un altro migliore, ad esso collegato. L’osservazione parte dal bisogno dei giovani del territorio, attraverso un approccio bottom-up, passando per la decostruzione degli stereotipi e dei pregiudizi, per mettere a sistema i vari progetti, in una visione di lungo periodo. “Nessun progetto è dunque fine a sé stesso ma nel sistema integrato, diventa propedeutico e integrativo del successivo” – dichiara Francesca Lupo.
Dal progetto nazionale “Diversamente giovani contro le discriminazioni” a cui hanno aderito anche Milano, Torino Pontedera e Reggio Emilia, si è passati al progetto internazionale “Divercities” che con Montesilvano, ha visto le città di Modena e Pontedera unirsi a Spagna, Portogallo e Grecia. Grazie poi al progetto nazionale “Bridge” sono nate attività di scambio e visit study tra i minori stranieri non accompagnati dal progetto Sai di Montesilvano e i giovani di Ravenna, a cui poi ha fatto seguito il progetto internazionale “Ponti d’arte per l’accoglienza”, uno scambio tra i ragazzi del Sai di Montesilvano e 13 ragazzi palestinesi dell’associazione Home-Awe.
Nell’ottica di creare un sistema integrato per i giovani sul territorio e in accordo con la Mission dell’assessorato alle politiche giovanili gestito da Alessandro Pompei, il Comune di Montesilvano ha concluso il 31 ottobre, il processo di accreditamento come ente di servizio civile con il coordinamento del CESC Project. Il servizio civile coinvolgerà 30 giovani sia in progetti su Montesilvano presso i servizi gestiti dall’Azienda, sia all’estero: Colombia, Spagna e Belgio, mentre nel mese di maggio verrà esteso anche alla città tedesca di Lansthein, con cui la città di Montesilvano è gemellata da tempo.
“Il Servizio Civile Universale è inteso come strumento attraverso cui l’Amministrazione intende offrire ai propri giovani, opportunità di servizio che siano originali ed innovative nei contenuti, nelle modalità e nelle metodologie di realizzazione, nonché nelle varietà delle sedi di attuazione in Italia e all’estero. Tra amministrazione, Azienda e Associazione Formula – afferma l’assessore Pompei – l’obiettivo è capitalizzare l’esperienza acquisita nella gestione dei progetti rivolti ai suoi giovani: un processo di crescita personale e professionale”.
Dopo Divercities e Geo, tra i progetti portati avanti con l’associazione Formula guidata dalla presidente Debora Donatone, si annovera “Young@Workup” che prevede l’attivazione di due corsi.
“Il primo riguarda un corso di operatore dei servizi congressuali e fieristici, rivolto a 10 ragazze alle quali verrà rilasciato un certificato riconosciuto dalla Regione. – ci illustra Debora Donatone – . Il secondo è un progetto che verrà portato avanti con 20 ragazzi dell’Istituto Alessandrini di Montesilvano nell’ambito delle PCTO, i quali realizzeranno percorsi tematici per imparare ad agire responsabilmente sul territorio e da cui usciranno azioni che poi saranno esplicitate nel prossima edizione del Pulpa Festival. Tra le altre cose, non poteva mancare un progetto destinato all’inclusione di 10 ragazzi con disabilità lieve che intraprenderanno un percorso di tirocinio scolastico con mentoring, per aiutarli ad inserirsi successivamente, nel mondo del lavoro”.
Un piccolo spoiler rivelatoci proprio dall’assessore alle Politiche giovanili del Comune di Montesilvano Alessandro Pompei, riguarda la bella notizia che nel mese di gennaio, l’amministrazione partirà con il progetto “Youth Work Montesilvano”, per la valorizzazione delle attività socio educative, e che mira a coinvolgere un gruppo di giovani sul tema dell’operatore giovanile – “youth worker” , utile a creare giovani protagonisti ed animatori dello spazio multifunzionale che il sindaco De Martinis e gli amministratori auspicano di poter regalare presto ai giovani della città, dal nome “Freezone Montesilvano” e che rappresenterà l’avverarsi di un sogno ormai inseguito da tempo: quello cioè di dotare la città di un centro di aggregazione, dedicato esclusivamente ai giovani.