CON LE ASSOCIAZIONI MEDEA E CROX PER INTERROGARSI SULLE DEVIANZE GIOVANILI

di Annalisa Piermattei

 

Da alcuni anni leggere articoli o ascoltare notiziari è diventato un incubo: omicidi, aggressioni, suicidi e altri disagi che attanagliano molti giovani alle prese con il cosiddetto “male di vivere”. Ci si interroga sulle motivazioni che spingono i ragazzi e le ragazze ad adottare comportamenti che violano le norme per cercare una propria identità, incapaci spesso di provare empatia, compassione, sentimenti alla base dei rapporti sociali.

Senza voler approfondire la premessa che richiederebbe un articolo a parte per poter tracciare un’analisi soddisfacente, approfitto della presenza del dott. Francesco Longobardi, psicologo e Presidente dell’Associazione Contro la Violenza Odv Medea, per cercare di comprendere se il disagio avvertito dai giovani tradisce solo una scarsa fiducia nei propri mezzi e nelle proprie capacità o anche una mancanza di fiducia nelle istituzioni, nella collettività che non riesce a leggere i bisogni e le aspirazioni di ciascuno.

Intervisto  il dott. Longobardi presso il Municipio di Rosciano dove il Sindaco, Simone Palozzo, ci accoglie insieme a “nonna Olga” e all’avvocatessa Cinzia Marganella dell’Associazione Crox. Ho voluto  incontrare  la Signora Olga Cipriani insieme al Sindaco per ricordare anche attraverso un dono simbolico dell’associazione Medea, Christopher Thomas Luciani, il ragazzo per il quale abbiamo pianto tutti dopo l’orribile delitto accaduto a Pescara a giugno.

Dott. Longobardi partendo dal triste ricordo di Christopher e dalle parole di “nonna Olga” che invita i ragazzi e le ragazze a parlare dei loro problemi senza vergognarsi di aver bisogno  di supporto e protezione, come possiamo spiegare il termine ormai tanto diffuso di “devianza giovanile?”.

In sociologia, si definisce devianza ogni atto o comportamento di una persona o di un gruppo che viola le norme di una collettività e di conseguenza va incontro a forme di sanzione, condanna o discriminazione; l’aggettivo “giovanile”, invece, è riferito al periodo adolescenziale in cui il ragazzo vive la ricerca della propria identità come un’equilibrista tra la devianza e la normalità, tra il pericolo e le regole. 

In tale scenario, si diffondono alcune forme di devianza che vedono i più giovani diventare autori di reati contro i coetanei e sviluppare un comportamento reiterato aggressivo e violento: il bullismo, il cyberbullismo e il fenomeno delle baby-gang. 

Ci  parli del fenomeno delle baby-gang: possiamo parlare di vere e proprie gangs così come se ne parla, ad esempio,  negli Stati Uniti?

In Italia non è ancora diffuso il modello tradizionale delle baby-gang ma si riscontra un fenomeno di condotte violente che coinvolge molte realtà giovanili e che aumenta il rischio dei più giovani di precipitare in uno schema avanzato e complesso che, nell’ultimo periodo, sta attanagliando anche l’Abruzzo: bande di giovanissimi responsabili di azioni di microcriminalità; così i mass media parlano sempre più di baby gang quando riportano episodi di furti ed aggressioni attuati da gruppetti di adolescenti a danno dei loro coetanei. 

L’ Associazione Medea è conosciuta soprattutto per la lotta contro la violenza di genere, in realtà vi occupate di tutti i tipi di violenza …

Medea Odv è un’associazione apartitica ed apolitica che persegue finalità di solidarietà sociale. L’associazione nasce principalmente per informare sui vari fenomeni di violenza fisica e psicologica e per fornire consulenza gratuita unita ad una attività di prevenzione grazie ad una equipe di professionisti : psicologi, avvocati, criminologi pronti a fornire assistenza legale e consulenza a chi è in difficoltà.

Organizzate molte  iniziative per prevenire il bullismo, il cyberbullismo, la violenza di genere…

Si, affrontare queste tematiche attraverso eventi ed incontri rivolti alle scolaresche è determinante per tentare di coinvolgere tutti e trovare, attraverso azioni sinergiche, soluzioni. Tra le iniziative proposte cito  “EmozioniAmoci – dai un calcio al bullismo” che vede lo sport come strumento di integrazione e inclusione sociale, attenzione però, sport  scelto dai ragazzi e non imposto dalle famiglie che spesso si sostituiscono ai desideri dei ragazzi pensando di realizzare, attraverso i figli, le loro perdute aspirazioni!

A breve ci sarà una cena spettacolo per ricordare Andrea Silvestrone, campione internazionale di tennis in carrozzina, scomparso a causa di un tragico incidente. Durante l’evento proietteremo il cortometraggio a lui dedicato prodotto da Medea Odv, sceneggiato da Leonardo Ginefra con la direzione artistica di Vito Lasorsa. Ricordo anche l’incontro dal titolo “Dal bullismo al codice rosso” che si terrà presso la Sala Consiliare del Comune di Cepagatti il 25 ottobre alle ore 10.

Per chi volesse approfondire alcuni argomenti suggerisco il libro “Le tre facce della violenza” dove affronto alcuni problemi legati al periodo storico che stiamo vivendo dove l’individualismo e l’indifferenza sono antivalori che si stanno affermando nella società in modo subdolo anche grazie all’isolamento creato dalla tecnologia.

A tal proposito vorrei sottolineare che, nonostante l’attenzione posta al fenomeno del cyberbullismo e del bullismo, la situazione non è migliorata … 

Il cyberbullismo, il bullismo o il riunirsi di adolescenti in baby gang è, come dico spesso nelle mie interviste o negli incontri con le scolaresche, la risultante di un insieme di azioni che spesso sono persistenti e mirano deliberatamente a fare del male e/o a danneggiare chi ne rimane vittima. 

Spesso gli adulti tendono a minimizzare il bullismo con la frase “è sempre stato così, anche noi lo abbiamo vissuto senza farne un dramma…” : questa affermazione però,  non tiene conto del cambiamento, della diversa educazione dei bambini e degli adolescenti, della troppa pressione esercitata da alcune famiglie e, al contrario, della totale indifferenza di altre. 

Cresciamo individui fragili in una società  complessa che richiede sempre più attenzione e presenza genitoriale oltre che istituzionale. Anche contro il cyberbullismo la prevenzione e la conoscenza dei rischi sono la miglior cura, senza sottovalutare il rischio di dipendenza tecnologica quali ansia sociale, depressione, impulsività, scarso rendimento scolastico, peggioramento della qualità del sonno e tanto altro.

A fronte di quanto detto finora cosa ritieni importante sottolineare facendo leva non solo sulla tua esperienza professionale ma anche sulle esperienze, spesso dolorose, affrontate con l’equipe dell’ associazione che presiedi?

È importante che famiglia, scuola e altre agenzie educative siano coinvolte sinergicamente in azioni di prevenzione e di contrasto delle problematiche citate al fine di anticipare determinate dinamiche e fungere da strumento esemplificativo per le future generazioni.

Bisognerà educare i ragazzi all’empatia, ovvero alla capacità di mettersi nei panni dell’altro ; lo stesso bullo spesso ha un vissuto di sofferenze da necessitare di supporto e aiuto psicologico.  

Porre  l’accento sull’importanza della prevenzione partendo da un contesto coeso di società che si unisce al fine di lasciare un’eredità solida alle prossime generazioni di giovani  per far sì che i ragazzi si sentano più liberi di esprimere le proprie emozioni senza paura di essere derisi.

Un’eredità che va necessariamente supportata e attenzionata ancor prima dagli adulti di riferimento. Ringrazio il dottor Longobardi per l’impegno profuso nella lotta contro ogni forma di violenza; impegno premiato dalle numerose onorificenze ottenute dalle diverse istituzioni.

Ringrazio il Sindaco Simone Palozzo per la disponibilità e l’accoglienza, “nonna” Olga e l’Associazione “Crox : per la riscoperta dei valori” : è stato un momento di incontro e condivisione su tematiche importanti che richiedono servizi integrati di supporto psicologico, educativo e sociale, programmi di mentorship e aggiungerei, attività ricreative ed educative per mantenere bambini ed adolescenti impegnati positivamente.

L’ Associazione Medea,  attraverso il Presidente, ha donato  al Comune di Rosciano e  all’Associazione Crox un bellissimo ritratto di “nonna” Olga e Christopher ancora e per sempre uniti per non dimenticare!

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