LORETO APRUTINO, MALUMORE PER I RINCARI DI MENSA E TRASPORTO SCOLASTICO

Dopo l’aumento del 5 per cento della TARI, voluto dalla maggioranza guidata da Renato Mariotti, i loretesi si vedono recapitare, in questi giorni, una e-mail dal Comune con cui evidenzia l’aumento delle tariffe del trasporto pubblico e della mensa scolastica. Apriti cielo: subissati da messaggi e telefonate, i genitori non hanno risparmiato critiche al governo loretese.

Una mamma, oltre all’aumento, si lamenta anche dell’organizzazione del servizio e ci scrive che: “Le tariffe della mensa di Penne costano di meno rispetto a quelle di Loreto. Per non parlare dell’organizzazione e della gestione: a Penne al momento dell’iscrizione sapevano già le tariffe in base alle fasce e sapevano le modalità di pagamento. A Loreto il servizio mensa viene poi erogato tramite i blocchetti che si ritirano al comune, il bambino consegna ogni giorno il biglietto cartaceo alla maestra. A Penne invece paghi il servizio annuale, a prescindere da quante volte il bambino mangia a scuola, è prevista una riduzione se porti il certificato del medico che giustifica l’assenza del bambino. E ad oggi non abbiamo ancora la conferma ufficiale di che fine faranno i blocchetti che ci sono avanzati dall’anno scorso, forse ce li rimborsano… . Sono state riscontrate delle criticità anche nella gestione della modalità di pagamento a mezzo bonifico, infatti ci sono state diverse problematiche nell’emissione delle relative ricevute per il ritiro dei blocchetti”.

Un genitore invece, scrive: “Io “temo” che l’attribuzione delle tariffe in base alla fascia ISEE sia solo per mascherare un aumento del costo del servizio. L’anno scorso pagavamo tutti 3 euro e 80 centesimi a pasto”.

La maggior parte dei cittadini, a seconda della fascia ISEE di riferimento, ha avuto un aumento che va dai 20 ai 30 euro al mese per ciascun bambino.

“Solo questa mattina (messaggio di ieri) – ci dice un altro genitore –abbiamo saputo che lunedì riaprirà la mensa. L’amministrazione, fino ad oggi, ha comunicato con semplici messaggi su WhatsApp e non con quelli ufficiali”. 

Nel 2014 l’aumento fece scendere in piazza le mamme che organizzarono “lo sciopero delle forchette” (nella foto in alto), una manifestazione che vide una grande partecipazione dei cittadini. Il corteo si concluse davanti al comune dove il primo cittadino Gabriele Starinieri dopo diverse richieste accettò il confronto con le mamme. Confronto acceso nel quale le mamme espressero la loro difficoltà ad accettare l’aumento, difficoltà di tipo economico considerando la crisi che incalzava. Chiesero al primo cittadino di trovare soluzioni alternative per fare cassa e di non gravare sul bilancio delle famiglie.

Insomma, se la giunta targata Mariotti da una parte spende e spande per eventi culturali, enogastronomici e sportivi, dall’altra deve necessariamente, attraverso la TARI, le multe e con gli aumenti delle tariffe dei servizi, fare cassa. La coperta è corta, se la tiri da una parte, rimani con i piedi scoperti dall’altra.

Ulteriori approfondimenti sul prossimo numero de Lacerba, che sarà in distribuzione domenica 29 settembre 2024.

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