Si è svolta stamattina, presso la sala Consiliare di Palazzo Margherita, la Cerimonia di conferimento del Premio del Perdono. Il sindaco dell’Aquila e Presidente del Comitato Perdonanza, Pierluigi Biondi, ha consegnato il premio nelle mani del Cardinale Giuseppe Petrocchi.
“L’ancestrale necessità di ridisegnare la mappa delle potenze del mondo, di riposizionare gli equilibri economici e politici ci dicono che la pace continua ad essere intesa come un bilanciamento tra poteri e contropoteri e che lunga e perigliosa è la strada del dialogo”, è quanto ha dichiarato il sindaco Biondi.
“In questo tempo di guerra, il lascito di Celestino V esalta e magnifica il perdono quale azione pregiudiziale per ogni accordo di pace. Perdonare vuol dire attivare l’intelligenza dell’amore, come la chiama il cardinale Matteo Maria Zuppi, alla quale si contrappone l’oscurantismo degli egoismi economici mondiali. La pace è quello di cui l’umanità oggi ha più bisogno, perché il male della guerra si allarga. La costruzione della pace è certamente un dovere dei “grandi” della Terra, ma chiama in causa ciascuno di noi. Ognuno deve essere operatore di pace, artigiano di pace. Da queste premesse è nato il Premio del Perdono – ha proseguito il sindaco Biondi – da attribuire a donne e uomini che quotidianamente si impegnano nella difesa dei più deboli, nel dialogo tra culture diverse, negli interventi umanitari, nella difesa dei diritti egualitari. Azioni queste che contribuiscono a diffondere il germe della pace tra i popoli. Il fil rouge degli operatori di pace è donare e donarsi, come è avvenuto all’Aquila nel 2009, dove tantissimi volontari hanno donato il loro tempo, la loro capacità organizzativa, la loro sensibilità di soccorritori per sostenerci e risollevarci. E, infatti, quest’anno, a 15 anni da quel 6 aprile, la dama della Bolla, il giovin Signore e la dama della Croce sono stati impersonati da tre volontari, tre operatori di pace”, ha concluso il primo cittadino dell’Aquila.
I PREMIATI
Nel 2022, il Premio è stato consegnato l’8 settembre 2022 a Roma dal sindaco Pierluigi Biondi a Papa Francesco, primo pontefice, dopo 728 anni, ad aprire la Porta Santa di Santa Maria di Collemaggio, rendendo così onore a Celestino V, alla sua Bolla e alla città dell’Aquila, che ha elevato a capitale del Perdono e della Pace.
Nel 2023, il Premio è stato consegnato il 29 agosto 2023 all’Aquila dal Sindaco Biondi al IX Reggimento Alpini per la meritoria opera di mantenimento della pace espressa nel corso delle attività operative svolte dal 15 gennaio al 27 luglio 2023 in Kosovo.
Questa mattina, il Premio del Perdono 2024, il sindaco Biondi lo ha consegnato nelle mani del Cardinale Giuseppe Petrocchi per il dono meraviglioso e tanto desiderato dagli aquilani della partecipazione del Santo Padre alla Perdonanza celestiniana e per l’instancabile impegno a sostegno della rinascita dell’Aquila.
“L’assegnazione del Premio del Perdono 2024 mi è molto gradita: anzitutto perché sono consapevole che non si tratta solo di un segno di cortesia, ma costituisce una manifestazione fraterna che proviene dalla mente e dal cuore del Sindaco Biondi e della Amministrazione Comunale. In particolare questa attribuzione mi risuona coinvolgente perché proviene dalla Municipalità dell’Aquila: Soggetto Istituzionale a me caro e che reputo molto importante, non solo perché ne sono diventato, a pieno titolo, cittadino ma anche a motivo della intensa sinergia e della reciproca intesa, a servizio del bene comune, che, come Vescovo, ho sviluppato nel corso degli anni con i suoi Dirigenti e Funzionari. Inoltre, il Premio del Perdono, per me, non rappresenta solo il riconoscimento di attività che ho “già fatto” (e questo apprezzamento mi onora altamente), ma costituisce pure un impegno sottoscritto vicendevolmente sul versante dell’“ancora da fare”: infatti si prolungherà, anche nel prossimo futuro, la nostra concordata dedizione per promuovere, sempre e dovunque, la spiritualità e la cultura della riconciliazione e della pace. È un obbligo morale che discende dal fatto che siamo “stirpe” di Celestino V, perciò “eredi” della grazia di custodire e diffondere, a livello planetario, l’evento della Perdonanza, di cui questo Uomo di Dio è stato un geniale e provvidenziale profeta”, è quanto ha dichiarato il Cardinale Petrocchi al momento del ritiro del premio.
L’OGGETTO ARTISTICO
In primo piano c’è il Fiore della Memoria, appoggiato appena fuori dalla rappresentazione stilizzata della Porta Santa della basilica di Collemaggio.
La spilla con il Fiore della Memoria (il crocus o fiore dello zafferano), simbolo del dolore e della rinascita, è stata introdotta dall’Amministrazione comunale nel 2021 in occasione della commemorazione del 6 aprile 2009. Distribuito alla cittadinanza è stato consegnato dal sindaco Biondi anche alle più altre cariche dello Stato che, come il Presidente Sergio Mattarella, lo hanno indossato in occasione della ricorrenza.
Nella parte frontale della base è incisa la scritta: la Municipalità dell’Aquila al Cardinale Giuseppe Petrocchi il Premio del Perdono.
Gli elementi identitari del progetto artistico fanno riferimento alla storia antica e moderna dell’Aquila e della Perdonanza celestiniana.
Il progetto grafico è di Francesco Maria Narducci, la realizzazione dell’opera è dell’orafo Paolo Mazzeschi.
Sul basamento di quest’anno è scolpita la Croce del Perdono riempita di bronzine oro e rame. La croce dello Spirito Santo è posta all’ingresso della Porta Santa proprio per rafforzarne il passaggio come atto spirituale.