“Paolo Cavallone è una delle personalità della nostra regione che continua a distinguersi fuori dai confini nazionali ed è un grande onore per noi oggi presentare la sua nuova opera ‘Suoni Ulteriori’ che contiene tanto del nostro Abruzzo, delle sue e nostre origini. Come nella poesia ‘Stanze’, in cui viene citata la nostra terra o i riferimenti al poeta Ovidio sempre presente”. Così, Massimo Verrecchia, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, questa mattina durante la conferenza stampa che ha visto protagonista il pianista, compositore e poeta sulmonese, Paolo Cavallone.
“Un testimonial della legge regionale che rende omaggio ai nostri talenti – ha proseguito Verrecchia – perché è stato insignito, da questo Consiglio regionale, nel 2022 dell’onorificenza di Ambasciatore abruzzese della cultura nel mondo, e a distanza di due anni torniamo a valorizzare ulteriormente i suoi capolavori, poiché ritengo giusto e doveroso seguire le attività di coloro che rappresentano a così alti livelli l’Abruzzo, attraverso il loro intelletto, la loro arte ed il loro lavoro, potendo noi arricchire questo palmarès così prezioso. Colgo l’occasione – ha precisato l’esponente FdI – per anticipare che da ottobre riprenderemo l’attività di assegnazione del prestigioso riconoscimento di Ambasciatore abruzzese nel mondo, rivolto ad altri meritevoli abruzzesi”.
“Cavallone con la sua arte continua a celebrare l’Abruzzo sui più grandi palcoscenici internazionali – ha dichiarato il consigliere di Fratelli d’Italia, Leonardo D’Addazio – ho il piacere di congratularmi personalmente per i suoi successi che ci forniscono anche degli spunti per eventuali e future iniziative. La Regione Abruzzo c’è, ad maiora è l’augurio migliore che posso rivolgere”.
“Un canzoniere che raccoglie testi poetici che ho concepito nell’arco di venticinque anni – ha spiegato Cavallone – scrivere poesie è una attività che mi ha accompagnato nella mia carriera di compositore: la parola aggiunge un significato ulteriore al suono tout court. L’Abruzzo è la mia terra – ha rimarcato – sono nato a Sulmona e in tale panorama affondano le mie radici. In una società globalizzata che sembra sradicarsi dal suolo, il ritorno alle origini, al fondamento del nostro essere rappresenta un’urgenza del presente e una condizione necessaria alla possibilità di ‘lettura/decodifica’ della contemporaneità. Sono grato al Consiglio regionale, nelle persone dei due consiglieri Verrecchia e D’Addazio per la sensibilità e l’attenzione che, attraverso loro, l’Ente continua a dedicarmi”.