Elezioni concluse, alla Regione Abruzzo per la prima volta ci sarà il Marsilio bis. Per il centrosinistra, i non rientrati negli scranni dell’Emiciclo, tornano al loro lavoro anche di primi cittadini come
il caso del sindaco di Villa Celiera Domenico Vespa: “Mi sono candidato per provare a fare in Regione quello che sto facendo per la mia comunità, non ci sono riuscito ma abbiamo comunque fatto un ‘miracolo’ se pensiamo che nella città di Pescara e in altri comuni il centrosinistra ha stravinto. La cosa che mi ha però impressionato di più è questo: prima della consultazione elettorale facevo una considerazione del tipo ‘come facciamo a vincere se tutti i sindaci sono di destra?’. La risposta è venuta degli elettori che hanno votato a sinistra; evidentemente le persone non sono più molto soddisfatte della gestione pubblica dei loro territori”.
Comunque Domenico Vespa rimane il sindaco di Villa Celiera, che, sottolineiamo, non è solo la patria degli arrosticini.
“Esattamente. Sono entrato nel 2017 che eravamo conosciuti forse solo per gli arrosticini, oggi non è così ed è questa la soddisfazione più grande dei miei sette anni da primo cittadino. Villa Celiera oggi ha una sua identità, siamo riusciti a dare un valore alla nostra comunità; il turismo per esempio è cresciuto parecchio durante tutto l’anno anche grazie a una nuova attività turistica; stiamo organizzando eventi di livello nazionale come quello che vedrà protagonisti il prossimo 1° maggio con la Skytrail del Voltigno in grado di richiamare atleti da tutta l’Italia. Abbiamo inoltre un punto informativo sempre aperto, siamo l’unica cittadina in tal senso. Siamo una comunità viva e, la cosa più bella è che tanti imprenditori sono tornati a interessarsi del nostro territorio con l’avvio di B&B, ristoranti; è ripartito anche il mercato immobiliare: abitazioni che adesso hanno valore e prestigio”.
Una realtà in crescita che comincia a pensare in grande e magari sviluppare una grande comunità dell’area Vestina sulla scia della Nuova Pescara.
“Sono stato uno dei primi, insieme al sindaco di Penne Gilberto Petrucci, a proporre lo scorso anno di creare una realtà unica, unita proprio per rispondere alla Nuova Pescara. Al primo cittadino di Penne, ovviamente centro di riferimento, proposi infatti di iniziare con l’unificare i servizi. Iniziammo così e Petrucci ne ha parlato anche con altri sindaci e qualcosa vorremmo far nascere anche qui da noi; ma soprattutto per contrastare la Nuova Pescara con la cui nascita rischiamo di tornare ad essere ancora più marginali di oggi”.
Il suo pensiero sulla Nuova Pescara?
“Più che su questo, il pensiero è al mio territorio, all’area Vestina: noi non vogliamo finire dentro la Nuova Pescara. Fino a questo momento non siamo stati molto ascoltati, è mancata una
politica regionale attenta alle aree interne; sì, c’è stato il bonus per evitare lo spopolamento dei piccoli centri e va benissimo. Però se per l’abbonamento annuale dell’autobus Penne-Villa Celiera pago 500 euro, e la frequenza dei collegamenti è scarsa, non si invita e invoglia a rimanere… Noi lottiamo e ci battiamo per restare vivi e far parlare di noi e mi auguro che la Regione questa volta possa veramente dare attenzione alle aree interne e alle piccole realtà, solo così ce la possiamo giocare veramente con la Nuova Pescara”.
Quanto è gratificante essere il sindaco di Villa Celiera?
“Da 1 a 10? Dieci. Non mi ero mai interessato alla politica, ma si era arrivati a un punto in cui le persone andavano via e Villa Celiera si stava spegnendo e persino mia moglie spingeva per andare via. A qual punto mi sono deciso a candidarmi e nel 2017 la popolazione mi ha dato fiducia eleggendomi e alle elezioni del 2022 sono stato confermato. La grandezza delle ultime votazioni comunali fu il record assoluto di votanti: il 92%. Fummo oggetto di attenzione anche delle tv nazionali. Per me non è lavoro, lo faccio con enorme piacere e speriamo di continuare a essere vivi e protagonisti”.
Francesca Di Giuseppe