PENNE – Troppi debiti a carico dei pennesi. Il Revisore dei Conti, Costantino Candeloro, boccia l’operazione promossa dall’amministrazione comunale con la quale il centrosinistra intende realizzare un immobile scolastico nuovo di zecca in via dei Lanaioli con una operazione finanziaria poco chiara.
Il Comune di Penne è, infatti, sull’orlo del dissesto finanziario (superato l’indice di indebitamento previsto dalla legge) e nonostante ciò, il sindaco Rocco D’Alfonso e una parte della maggioranza di centrosinistra (PD e IDV) vogliono andare sino in fondo e costruire la nuova scuola, utilizzando un contratto di disponibilità, per aggirare i vincoli imposti dalla legge. In sostanza: l’impresa privata realizza l’opera e ne diventa proprietario, il Comune paga un canone di locazione (160 mila euro più iva) per 26 anni. Operazione dunque spregiudicata, visto che l’immobile scolastico rimane di proprietà del privato sino alla data del riscatto, cioè tra 26 anni, mentre il vecchio stabile di Via Caselli, secondo i tecnici, non avrebbe subito danni dal terremoto. È sicura. Intanto, i canoni di locazione (160 mila euro più iva) qualora venisse realizzata finirebbero nel capitolo delle spese correnti, con forti problemi per il bilancio comunale. Salvo, che, il sindaco Rocco D’Alfonso, riuscisse a garantire una nuova entrata per i prossimi 26 anni o avesse la bacchetta magica. Quale? L’aumento della pressione tributaria, già peraltro alle stelle. Per fermare l’operazione finanziaria è intervenuto il consigliere comunale Antonio Baldacchini, che ha chiesto una udienza conoscitiva al sindaco, per fare chiarezza, e soprattutto arrestare la corsa impazzita dell’amministrazione comunale: interrogati Costantino Candeloro (revisore dei conti) e Antonella Cicoria (responsabile del settore finanziario). Entrambi durante l’audizione non sono entrati nel merito della problematica finanziaria, la Cicoria è stata più scaltra: risponde meno e senza approfondire. Il commercialista, invece, mette in guardia tutti: Comune super indebitato, mantenere la calma. Tra il pubblico c’è pure una delegazione del Comitato che si batte contro la realizzazione della scuola. Viene esposto anche uno striscione. Al termine del consiglio comunale, l’amministrazione esce dall’aula distrutta. Con le ossa rotte. Il segretario del PD, Giancarlo Malachi, ha accusato Baldacchini di essere un “attore teatrale”. Ora, ogni forzatura, verrebbe vista come una forte imposizione, e, a pochi mesi dal voto per le regionali, diventerebbe una catastrofe per il PD. Dopo la Tares.