PENNE – C’è un’aria tesa e pesante nel PD. Il caos sprigionato dalla Tares ha frantumato la maggioranza di centrosinistra e il sindaco Rocco D’Alfonso potrebbe, per rilanciare l’azione amministrativa, varare un rimpasto di giunta e di deleghe.
Siamo a metà consiliatura. Verrebbero defenestrati gli assessori Valeria Di Luca (bilancio) e Paride Solini (cultura), entrerebbero in giunta, Daniele Toppeta (l’ultimo degli eletti con 90 preferenze) e, per garantire la quota rosa, Margherita D’Agostino (coniuge di Paride Peretti, uomo forte di Vestina Gas e Tecnoservice). Il primo cittadino e il Pd, a questo punto, potrebbero nominare anche il quinto assessore, tanto per aumentare qualche spesa nel bilancio: il nome è quello di Remo Evangelista (Unione moderata); l’ex vicesindaco aspira a ottenere deleghe come il personale e vigili urbani. In cambio, però, il PD chiederà a Evangelista di votare la deroga al piano regolatore per costruire la scuola in via dei Lanaioli. Rimarrebbero fuori dall’esecutivo, ancora una volta, i consiglieri democrat, Ezio Giancaterino e Gabriele Pasqualone, quest’ultimo è addirittura “indesiderato” da una parte del PD. Ecco il nuovo quadro politico che potrebbe delinearsi entro la metà di gennaio, quando il consiglio comunale sarà chiamato a una prova di forza: il voto per delocalizzare la scuola nella periferia di Penne. Anche il centrodestra tenta di riorganizzarsi per occupare più spazi politici. A breve, fanno sapere, saranno presentati i circoli di Forza Italia e Nuovo Centro Destra. Al fianco di Fi e Ncd potrebbe operare sul territorio un braccio operativo: un movimento civico di estrazione moderata pronto a raccogliere consensi fuori dai partiti classici. La sfida per le prossime elezioni comunali è già partita.