RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Ancora una volta ci vediamo costretti a replicare ad un articolo del sindaco Petrucci il quale, anziché affrontare le questioni da un punto di vista politico, offende personalmente gli interlocutori per provare a screditarne le idee e le opinioni. Un sindaco Petrucci che, tra l’altro, non ha neppure la decenza di assumersi la responsabilità di quanto dichiarato, nascondendosi dietro lo “scudo” di Penne Viva. Per fortuna non tutti gli esponenti della maggioranza comunale approvano il modus operandi del primo cittadino e ci hanno contattati per esprimere la loro solidarietà per gli attacchi subiti da Angela Pizzi, Mirco Musa e Valeria Di Luca e confermandoci che loro del comunicato “firmato” Penne Viva non sapevano nulla e non lo condividono.
D’altra parte queste cose accadono quando si prova ad accentrare tutto su di sé in un evidente delirio di onnipotenza che, però, nasconde un nervosismo non indifferente.
Ci chiediamo, però, come un sindaco possa rivolgersi con tanto disprezzo nei confronti dei propri avversari politici. Questo si che è veramente imbarazzante!
Il sindaco Petrucci dice di sostenere i candidati pennesi alle regionali ma sul suo profilo Facebook ci sono solo post a sostegno di Forza Italia e Sospiri (a proposito di contratti sinallagmatici con i capibastone), mentre la restante parte del gruppo consiliare sta facendo campagna elettorale per altri candidati. Basti pensare che il capogruppo Domenicone “sponsorizza” il candidato D’Incecco della Lega Nord (che non è neppure pennese) e che lo stesso sindaco Petrucci non ha presenziato agli eventi organizzati sul territorio da Leonardo D’Addazio e da Gabriele Frisa (entrambi candidati pennesi che il sindaco dice di sostenere). Ma davvero Petrucci pensa che i pennesi siano così ciechi e sordi da non rendersi conto di essere presi in giro? Davvero crede che in una città come Penne, dove tutti conoscono la storia di tutti, non si sappia che lui è un ferreo sostenitore di Sospiri e che tra gli obiettivi politici del sindaco ci sia quello di far si che D’Addazio prenda meno voti possibile perché altrimenti rappresenterebbe un proprio rivale interno?
Davvero questo è il livello del dibattito politico?
Il primo cittadino, pur di offendere personalmente gli avversari politici, è disposto a cambiare radicalmente tutte le sue precedenti idee. È proprio Petrucci ad affermare in consiglio comunale le seguenti parole: “voglio ringraziare per il lavoro svolto da chi mi ha preceduto, cioè l’Assessore Valeria Di Luca che con molta attenzione ha messo in carreggiata un bilancio che nel complesso era disastrato”. Oggi, invece, per un proprio tornaconto meramente elettorale dipinge Valeria come il peggior assessore al bilancio mai esistito a Penne.
Il sindaco Petrucci, inoltre, pavidamente dimentica anche che il cattivo esempio ai giovani viene dato dalla dalle assunzioni dell’ex sindaco Semproni (seppur già in pensione) e della vicensidaco Tulli (per ben due volte), con questa che lancia strali contro i medici più giovani, a suo dire “svogliati”. Se dovessimo applicare il “metodo Petrucci” adesso dovremmo dare credito ai pettegolezzi sul licenziamento proprio della Tulli dalla Paolo VI o sulle richieste di posti in giunta da parte di Lega e di Fratelli d’Italia.
Per fortuna, però, ripudiamo il metodo Petrucci e preferiamo mantenere la nostra dignità politica, anche se ciò dovesse significare perdere qualche decimale dal punto di vista elettorale. Questa è una scelta che rivendichiamo con estremo orgoglio: IL RISPETTO PER GLI AVVERSARI POLITICI NON SARÀ MAI SUBORDINATO ALLA “CONQUISTA” DI QUALCHE VOTO IN PIÙ.
Per Petrucci, evidentemente, non è così.
Partito Democratico – Circolo di Penne