PENNE- A maggioranza (tre a due, assente l’avvocato Federica Milano) la commissione edilizia comunale ha bocciato il progetto preliminare relativo alla costruzione in via dei Lanaioli del nuovo istituto comprensivo Mario Giardini (al massimo 438 studenti fra elementare e media), su un sito comunale di 7.960 mq.
Si prevede di realizzarlo con un contratto di disponibilità: l’opera diventerebbe di proprietà comunale solo alla fine dei 25 anni chiesti ed ottenuti dall’impresa Corbo Group spa, vincitrice dell’appalto da 2 milioni 550 mila euro, cui andrebbero i 724 mila euro della Regione, più il canone comunale annuale di 160 mila euro, l’Iva, la rivalutazione monetaria non piena, oltre al prezzo finale di trasferimento pari a 30 mila euro. A suo carico le tasse. Nel frattempo, il Comune avrebbe solo il diritto di superficie e si farebbe carico della manutenzione. I motivi del no. Il progetto non potrebbe andare in deroga al PRG (via dei Lanaioli è zona per attrezzature di interesse generale: vietato costruirvi edifici alti tre metri e con superficie di 2.500 mq.). Per gli architetti Valter Silvani (assessore all’urbanistica quando sindaco era Lucio Marcotullio) e Patrizia Buttari, e per l’ingegner Simone Ricci, si tratterebbe infatti di un’opera privata, su cui non poter derogare, visto il regolamento comunale e la legge regionale numero 18 del 1983; non solo: in vista problemi per la viabilità. Deroga possibile invece per l’ingegner Giuseppe De Sanctis, responsabile dell’urbanistica, e per Maurizio Vicaretti, presidente dell’Ordine pescarese degli ingegneri che ribattono facendo riferimento al DPR 380 del 2001. Del resto, l’ingegner Piero Antonacci, responsabile unico del procedimento, aveva garantito le imprese che partecipavano all’appalto circa la sicura decisione dell’amministrazione di derogare al PRG nonostante appunto il divieto urbanistico oggi esistente per via dei Lanaioli. Il parere negativo della commissione non è vincolante comunque per l’amministrazione D’Alfonso. Tuttavia, potrebbe influire nel momento in cui il consiglio comunale dovrà votare sull’iniziativa immobiliare piuttosto contestata a Penne. I tempi intanto cominciano a farsi stretti se è vero come è vero che entro fine novembre 2014 l’opera dovrà essere ultimata, pena la perdita del finanziamento regionale. Serve un anno per eseguire i lavori.