Penne: disputa sul segretario PD. Malachi e Giancaterino i papabili

PENNE – Si cerca una soluzione unitaria per eleggere il nuovo segretario cittadino del PD di Penne il cui congresso si celebrerà il prossimo 2 novembre.

Al momento, però, ci sono ancora divergenze politiche e fratture che agitano il dibattito interno nella sezione pennese. Diverse le anime che stanno lavorando per tentare di “addomesticare” un Pd effervescente dopo l’immobilismo dell’amministrazione comunale e il fallimento del sindaco Rocco D’Alfonso: l’ex segretario dei Ds, Enzo Di Simone, l’ex sindaco Donato Di Marcoberardino e il presidente del consiglio comunale, Gabriele Vellante. Due i nomi che circolano oggi per la guida del Pd: il geometra Giancarlo Malachi e il funzionario della Asl, Ezio Giancaterino; entrambi sono di estrazione democristiana e provengono dalla margherita. Sono i figli della politica dell’ex sindaco Lucio Marcotullio. E i Ds? Non dormono sonni tranquilli. Non si esclude, infatti, che possano rivendicare anche loro la posizione di comando. Certo, c’è da lavorare. E tanto. I tre gruppi di poteri che agitano il PD pennese (gruppo ex-Ds con Enzo Di Simone; gruppo Vellante-Di Marcoberardino; gruppo margherita con Malachi-Fornarola) sono animati anche dalla feroce lotta interna per la conquista della segreteria provinciale che vede contrapposte ben cinque liste. Ezio Giancaterino, se eletto, sarebbe un segretario condiviso. Perfetto nella forma e nello stile. Accetterà una sfida così grande, rischiando di diventare, nei fatti, il parafulmine di una amministrazione comunale immobile e senza programmazione. Dietro il cespuglio c’è pure un altro insospettabile: Donato Di Marcoberardino, che da regista potrebbe diventare attore.

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