Sarà inaugurata sabato 17 giugno all’Imago Museum di Pescara la mostra “Joan Miró. Nel giardino della pittura”, dedicata al grande artista spagnolo (1893-1983) a centotrenta anni dalla nascita e a quaranta dalla morte. “Considero il mio atelier come un orto – scriveva metaforicamente Miró nel 1959. Lavoro come un giardiniere o come un vignaiuolo. Laggiù ci sono dei carciofi. Qui delle patate. Bisogna tagliare le foglie affinché crescano i frutti. Venuta l’ora, bisogna potare”. Ed è proprio alla natura, suggestiva e fantastica, che tutta la sua opera sembra ispirarsi con le sue forme oniriche e surreali, fatte di segni e colori infantili e spontanei.
L’esposizione, che raccoglie alcuni dipinti originali, tra cui la tela proveniente dalla Pinacoteca Civica di Savona che appartenne al Presidente della Repubblica Sandro Pertini, e un gruppo di 78 opere grafiche che l’artista spagnolo realizzò nell’isola maiorchina negli anni ’70. Tra queste, in particolare, si segnalano le due serie di incisioni realizzate proprio a Mallorca e provenienti dalla Sala Pelaires di Palma: la prima, intitolata “Serie Mallorca”, si compone di quattro gruppi di 9 opere ciascuna, di cui due in monocromia (bianco e nero) e due a colori; mentre la seconda, la “Serie Gaudì”, dai colori fluorescenti, Miró la dedicò all’architetto spagnolo, autore della “Sagrada Familia” di Barcellona.
La luce e i colori di Mallorca, l’isola che divenne il suo eremo dal 1956, quando si trasferì insieme alla moglie e dove visse e lavorò fino al 1983, anno della sua morte, risplendono in queste sue straordinarie opere. “Non potrei vivere in un posto dove non si vede il mare”, amava ripetere agli amici che gli facevano visita nella splendida villa di Marivent, a pochi passi da Cala Major dove oggi si trova la Fondazione Pilar e Joan Miró. E alla luce solare e alla natura mediterranea sembrano ispirarsi anche il resto delle incisioni che Alessandro Masi, curatore della mostra, ha rigorosamente selezionato per questo importante appuntamento pescarese che vede, dopo anni di assenza, il ritorno in Italia di uno dei protagonisti mondiali dell’arte del XX secolo.
Patrocinata dal direttore dell’Istituto Cervantes di Roma, Ignacio Peyró Jiménez, la mostra pescarese è stata fortemente voluta dal Presidente della Fondazione Pescarabruzzo Nicola Mattoscio che, dopo le mostre dedicate a Schifano, Warhol, Beuys e agli artisti espressionisti tedeschi, prosegue coerentemente nella sua linea analitica di rivalutazione dell’arte del XX secolo. “Miró– ha affermato Mattoscio – rappresenta nell’immaginario di tutti noi quel sogno dell’arte moderna che ha precorso il viaggio onirico nel più profondo della nostra coscienza, oltre le soglie della realtà”.
All’evento di inaugurazione, dopo i saluti istituzionali del Presidente della Fondazione Nicola Mattoscio e del Sindaco di Pescara Carlo Masci, il curatore Alessandro Masi, Segretario Generale della Società Dante Alighieri, presenterà la mostra.