PIANELLA- Il clima e’ ancora quello della campagna elettorale e in questo contesto ieri è partita la consiliatura del sindaco Taddeo Manella, tornato da una vacanza in Spagna che aveva suscitato una forte polemica sul vuoto di potere neppure giustificato da parte del gruppo di minoranza guidato dall’ex sindaco Sandro Marinelli e dal candidato a sindaco Francesco Chiarieri sconfitto duramente. Ma il primo cittadino uscente restava comunque in carica fino al passaggio formale delle consegne. Definita la giunta Manella, ma non ancora le deleghe: ne fanno parte Anna Bruna Giansante, Maria Laura di Domenico e Davide Berardinucci provvisoriamente ancora Vice Sindaco, a completare la squadra è arrivato Gianni Filippone. Il capogruppo unico di Amore per Pianella è Massimo Di Tonto. È stata eletta quale Presidente del Consiglio Comunale Anna Ida Sergiacomo, in veste di sua vice Denis Sposo. Successivamente sono state composte alcune commissioni. Manella, avvocato, ha tenuto ad evidenziare nel discorso di esordio che al centro dell’azione amministrativa ci sarà la ricostruzione dei rapporti umani con la cittadinanza.
“È finito il tempo dell’uomo solo al comando”, è stato il senso dell’intervento del primo cittadino con polemico riferimento a Marinelli che per dieci anni ha indossato la fascia tricolore. “L’intera amministrazione tornerà tra la gente prendendosi cura dei cittadini non lasciando nessuno indietro e avendo come stella polare il bene comune”, ha precisato Manella che è stato sospinto da un listone trasversale, da destra a sinistra, che al contrario di Loreto Aprutino qui ha fatto decisamente breccia nell’elettorato. Una delle questioni imputate a Marinelli è stata l’installazione di un autovelox fisso sulla statale 81 che collega Teramo a Chieti passando per Penne. Una strage di multe che ha creato polemiche a non finire ed ha riempito le casse comunali con oltre un milione di euro contabilizzato fra le entrate extratributarie. Gianni Filippone, ora assessore, dall’opposizione aveva spesso tuonato contro l’autovelox giustificato da Marinelli come deterrente necessario visti gli incidenti sul tratto stradale. L’orientamento della nuova maggioranza è pertanto di disattivarlo, ma la procedura deve coinvolgere la prefettura che lo aveva autorizzato.