I ritardi e le incertezze sulla realizzazione della grande opera del raddoppio della tratta ferroviaria Pescara-Roma, prevista dallo stanziamento europeo del PNRR, inducono i cittadini interessati a chiedere risposte concrete. E’ infatti di oggi la notizia di una lettera del ComFerr, il comitato antagonista del grande progetto, inviata al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e al ministro degli Affari Europei, del Sud e del PNRR Raffaele Fitto.
Nel documento, il messaggio chiaro di invito alla riflessione sui costi-benefici stimati sia da RFI (Rete Ferroviaria Italiana) che dall’Ingegner Francesco Ramella, i cui dati pendono dalla parte di quest’ultimo che ha studiato il fenomeno per conto del ComFerr. Secondo questa analisi, infatti, i costi supererebbero i benefici per quasi 1 miliardo di euro, contrariamente a quanto stimato dall’azienda delle ferrovie che prevede 500 milioni di euro di benefici maggiori dei costi.
La lettera, a firma del presidente del comitato Antonio Bianchi, costituisce anche un forte richiamo all’individuazione di possibili varianti di tracciato e un accorato appello a riflettere sulle opposizioni presentate contro il progetto, che recita: “Il comitato ComFerr ha esposto innumerevoli osservazioni finalizzate a mostrare come il tracciato prescelto per i Lotti 1 (Chieti Interporto-Manoppello) e 2 (Manoppello-Scafa) sia del tutto devastante e penalizzante per le nostre comunità sia per gli abbattimenti di edifici civili ed industriali, sia per le lacerazioni indotte nel tessuto socio-relazionale ed urbanistico sia per lo scadimento della qualità dei servizi pubblici provocata da viabilità alternativa risibile ed improbabile. Abbiamo altresì contribuito fortemente all’individuazione di possibili varianti di tracciato le quali, nonostante l’approvazione nei consigli comunali delle amministrazioni coinvolte, sono state rigettate dai tecnici di RFI.”
La missiva, inviata anche al Ministero della Transizione Ecologica e a tutti gli enti pubblici e tecnici interessati, rimarca anche ulteriori elementi di discussione circa l’attuazione dell’opera: “Sarebbe altresì utile considerare, inoltre, che tale investimento riguarda solo un terzo del totale stimato per l’intera Roma-Pescara, che farà guadagnare soltanto 4 minuti sulle 3,30 ore attuali dell’intero percorso, e che non esiste, al momento, alcuna progettazione delle tratte più impegnative e con importanti dislivelli: Avezzano-Sulmona, Tagliacozzo-Tivoli, Scafa-Pratola Peligna. Lanciamo pertanto un appello alla responsabilità di ognuno per trasformare questo progetto in qualcosa di veramente utile per la collettività”
Bruno D’Alfonso
OGGETTO: Velocizzazione della linea ferroviaria Roma-Pescara: TRASMISSIONE audit
indipendente sull’ANALISI COSTI BENEFICI di RFI.
E’ trascorso più di un anno da quando è stato presentato il Progetto di fattibilità TecnicoEconomica (PFTE) per il “Global Project” di alcuni lotti della tratta in oggetto per il quale è stato nominato commissario governativo l’ing. Macello.
Rispetto al cronoprogramma inizialmente stabilito si è in netto ritardo, vista la data del 30 giugno 2022 prevista come scadenza della Conferenza dei Servizi.
Il comitato COMFERR ha partecipato con attenzione e con interesse al Dibatto Pubblico durante cui abbiamo esposto innumerevoli osservazioni finalizzate a mostrare come il tracciato scelto per i lotti 1 (Chieti Interporto-Manoppello) e 2 (Manoppello-Scafa) sia del tutto devastante e penalizzante per le nostre comunità sia per gli abbattimenti di edifici civili ed industriali, sia per le lacerazioni indotte nel tessuto socio-relazionale ed urbanistico sia per lo scadimento della qualità
dei servizi pubblici provocata da viabilità alternativa risibile ed improbabile. Abbiamo altresì contribuito fortemente all’individuazione di possibili varianti di tracciato le quali, nonostante l’approvazione nei consigli comunali delle amministrazioni coinvolte, sono state rigettate dai tecnici RFI.
Dopo mesi di incomprensibile silenzio, il Ministro Salvini, concordemente a quanto da sempre sostenuto da questo Comitato, in audizione alla Camera dei Deputati, nel fare il punto sui progetti PNRR ha affermato, tra l’altro, che la Roma-Pescara è un progetto pieno di criticità.
Noi di Comferr, consci di ciò, da tempo avevamo chiesto alla Bridges Research Trust (BRT) un’analisi indipendente dei costi benefici dell’opera, che alleghiamo integralmente, affinché si possa prendere atto del suo contenuto e della scarsa utilità dell’investimento in progetto.
Infatti, a fronte degli +0,5 MLD (benefici maggiore dei costi) di euro promessi e promossi da RFI nella sua Analisi Costi Benefici, l’ing. Ramella, autore del lavoro, stima e documenta, viceversa, che i costi superano i benefici per quasi 1 MLD di euro, in pratica lo Stato si sobbarcherebbe il costo di 2,35 MLD di euro per ottenere benefici negativi di – 0,98 MLD di euro.
Sarebbe altresì utile considerare, inoltre, che tale investimento riguarda solo un terzo del totale stimato per l’intera Roma-Pescara, che farà guadagnare soltanto “4 minuti” sulle 3,30 ore attuali dell’intero percorso, e che non esiste, al momento, alcuna progettazione delle tratte più impegnative e con importanti dislivelli: Avezzano-Sulmona, TagliacozzoTivoli, Scafa-Pratola Peligna. Inoltre la presenza, in alcune tratte, di pendenze longitudinali ben superiori al 12,5 per mille, osterà in modo assoluto, ai sensi della Legge 3 Aprile 1989 n. 137, al trasporto merci.
Lanciamo pertanto un appello alla responsabilità di ognuno per trasformare questo progetto in qualcosa di veramente utile per la collettività ed auspicando che le risorse pubbliche siano investite in opere pubbliche veramente necessarie, da cittadini responsabili ce ne auguriamo una doverosa revisione.
Con la presente ribadiamo la nostra disponibilità a qualsiasi confronto costruttivo e risolutivo.
Il Direttivo Comferr
Presidente – Dott. Antonio Bianchi