Grant Wahl (1974–2022) non solo fu un fine interprete del giornalismo sportivo statunitense, ma anche un raro esempio di integrità professionale ed umana, cosa che purtroppo manca alla quasi totalità del giornalismo contemporaneo. Crediamo che analizzare la cause della sua improvvisa morte, non escludendo ipotesi plausibili e coerenti con la realtà dei fatti, non ridicolizzandoli come “teorie del complotto”, sia dovere morale di un giornalismo credibile, e necessario tributo alla sua memoria.
***
“Farò più rumore più da morto che da vivo!”
(San Padre Pio da Pietrelcina)
10 dicembre 2022. Alla coppa del mondo del Qatar si gioca il quarto di finale tra l’Inghilterra e la Francia campionessa del mondo in carica (la partita finì 2–1 per i transalpini): chi vince affronta la sorpresa Marocco in Semifinale. Gli spalti sono gremiti di tifosi venuti da tutto il mondo per assistere al “derby europeo”, così come la tribuna stampa. Ma in quella tribuna stampa mancava una persona: l’americano Grant Wahl, morto tragicamente ed improvvisamente la sera prima. Non solo la stampa sportiva americana, ma la stampa sportiva di tutto il mondo era ancora sotto shock per questo nefasto evento. Ciononostante, essi continuarono il loro lavoro. In cuor loro chiedendosi ancora cosa esattamente era successo quella sera.
Prima di analizzare i fatti della spedizione in Qatar del giornalista statunitense, e delle due principali teorie sulla sua morte, è necessario analizzare perché Grant è stato importante nella crescente popolarità del soccer (come lo chiamano loro) negli Stati Uniti.
Vita e Miracoli
Per anni, dopo la sua laurea a Princeton, nel 1996, Grant Wahl fu giornalista per il settimanale sportivo americano Sport Illustrated. Il suo primo interesse fu per il College Basketball: nel 2002 intervistò un’allora sconosciuto Lebron James. La copertina di quel numero della rivista lo definì “The Chosen One.” Il resto, come si dice, è storia.
Wahl sarà poi ricordato come uno dei pionieri nella copertura dell’allora minoritario sport del Calcio negli Stati Uniti. Fu anche grazie al suo contributo che adesso il soccer è diventato da sport “di nicchia” a sport popolarissimo anche negli Stati Uniti. Fu un grande fan, nonché abile storyteller sia del Calcio Maschile che di quello Femminile. Pensate ai suoi articoli di prima pagina quando Beckham arrivò in Major League Soccer, o quando la Nazionale Femminile vinse il suo quarto titolo mondiale, nel 2019.
Grazie a questa “forza”, Wahl tentò, senza successo, di candidarsi alla presidenza della FIFA, nel 2011, quando venne rieletto Sepp Blatter, che poi venne travolto da una serie di scandali. Fu licenziato dal settimanale nel 2021, dopo aver rifiutato di ridursi lo stipendio a causa della “crisi economica” teleguidata provocata dalla risposta globale al COVID–19 (di cui tratteremo in seguito).
I Fatti del Qatar
Grant Wahl, per i mondiali del Qatar, accettò di collaborare con FOX – proprietaria dei diritti televisivi della Coppa del Mondo negli Stati Uniti – come collaboratore esterno. Per garantire la sua indipendenza giornalistica, si finanziò da solo la “spedizione” nel paese del golfo persico.
Il 21 novembre 2022, prima di Stati Uniti – Galles (1–1), il giornalista passò agli onori delle cronache internazionali e divenne trending topic nei social media in quanto fu inizialmente rifiutato l’accesso allo stadio perché portava una maglietta pro–LGBT.
Si arriva al 9 dicembre 2022 e al quarto di finale tra Olanda e Argentina: una partita drammatica (finita ai rigori per 6–5 per gli argentini) ma che passerà alla storia per il tragico fatto avvenuto in tribuna stampa.
Durante i tempi supplementari, Grant si accascia sulla sua sedia privo di sensi, vittima di un malore. Secondo alcune testimonianze, i soccorsi (o almeno, il defibrillatore) tardarono ad arrivare, così come riporta un articolo sul britannico The Times. Qualche tempo dopo, venne ricoverato. Ma non ci fu più nulla da fare: la sua morte venne di achiarata “per arresto cardiaco”.
Qualche ora dopo il ricovero, il fratello di Grant, Eric – omosessuale dichiarato – pubblicò un drammatico post su Instagram, in cui ammette di essere lui la causa del fatto che Grant si era messo la maglietta pro–LGBT
in Stati Uniti – Galles, sostiene che Grant “era sano”, abbia ricevuto “minacce di morte” e sia stato ucciso, e chiede aiuto.
Qualche ora dopo quel post, la prima conferma ufficiale della morte di Grant Wahl fu data da un comunicato della Federazione Calcistica Statunitense. In esso si legge: “Grant ha fatto del calcio la sua ragione di vita, e siamo devastati che lui e la sua scrittura non saranno più con noi.”
***
Analizzati i fatti sulla tragica spedizione in Qatar, è necessario analizzare le due principali teorie che, al momento, si ipotizzano sulla sua misteriosa morte: la teoria della persecuzione qatariota e la teoria di un effetto avverso ai Vaccini per il COVID–19.
La teoria della Persecuzione Qatariota
Wahl era critico che la Coppa del Mondo 2022 si giocasse in Qatar – un paese dove è vigente la sharia più stretta e con un record abissale in materia di Diritti Umani – almeno per gli standard occidentali. Ben documentate da molti giornalisti sono le storie di lavoro sotto pagato, in regime di simil–schiavitù e addirittura di caduti sul lavoro nella costruzione degli stadi che ospitarono la competizione iridata.
Abbiamo già parlato dell’incidente con la maglietta pro–LGBT. Ciononostante, Wahl non aggiustò il tiro. Il suo ultimo articolo – pubblicato sulla sua pagina Substack il giorno prima della tragedia – denuncia l’ipocrisia e
l’apatia del Comitato Organizzatore dei Mondiali riguardo le morti sul lavoro, ben sintetizzata della famosa e polemica frase del suo CEO: “La morte arriva a qualcuno un giorno.”
Se la teoria dell’coinvolgimento del Regime Qatariota nella morte di Wahl venisse confermata, possiamo definire il suo ultimo articolo come “la goccia che ha fatto traboccare il vaso” per l’emirato.
La teoria dell’Effetto avverso al Vaccino per il COVID–19
Questa teoria è stranamente più documentata per le loro stesse amissioni dei protagonisti. Bazzicando sul suo account Twitter, Wahl conferma di essere “vaccinated and boosted”, quindi di aver fatto almeno 2/3 dosi del vaccino (Il brand di esso non è mai uscito fuori). In un altro tweet, Wahl sostiene che i vaccini sono “la cosa più incredibile che sono mai successa.” In ancora un altro tweet, va in un vergognoso attacco ai reticenti, dicendo che quelli che non si sono fatti il vaccino “chiedono a questo punto di essere ricoverati”.
Dulcis in fundo, la moglie di Wahl, Celine Gounder, è una Virologa, nonché una delle collaboratrici dell’Amministrazione Biden nella campagna vaccinale contro il COVID–19.
Se questa teoria venisse confermata, sarebbe l’ennesimo caso di morte improvvisa provocata da effetto avverso al Vaccino per il COVID–19, che inevitabilmente sarebbe minimizzato, o bollato come fake news dai
suoi colleghi giornalisti e dai fact–checkers. Un vaccino che sia Wahl che sua moglie hanno fatto di tutto per promuoverlo – così come l’intera classe politica, medica e mediatica – con le buone o con le cattive.
***
Al momento non si sa quale sia la verità.
Rimpatriare immediatamente negli Stati Uniti la salma di Grant Wahl e fare li l’autopsia prima di seppellirlo, potrebbe risolvere molti dei misteri legati a questa tragica morte, che ha messo sotto shock gli appassionati
di calcio, il giornalismo sportivo, e tutti quelli coinvolti nella storia di questa strana Coppa del Mondo. Ma non ci fidiamo molto sia del Governo Qatariota sia di quello Statunitense.
Il rischio è che potrebbe crearsi una misdirection, un cover–up da parte di ambedue i governi, per nascondere le vere cause del decesso e l’eventuale dolo da parte di una parte o dall’altra: nel primo caso, del Governo
Qatariota, nel secondo, delle politiche vaccinali implementate a livello federale e statale a causa delle “politiche anti–COVID.”
Non mi sorprenderei quindi se i risultati di un eventuale autopsia venissero manipolati o segretati. Nel caso si confermasse la teoria del danno avverso da vaccino, nemmeno mi sorprenderei se a chiedere di manipolare o segretare l’autopsia fosse proprio la moglie virologa. A quel punto, gotcha: un altro punto a sfavore della germ theory.
Se questo – o similari cover–up – avvenissero, sarebbero un insulto verso la memoria di una grande persona umana, un grande storyteller del soccer statunitense, un giornalista di grande integrità, che non aveva paura di fare domande anche “scomode”. Così come il giornalismo – non solo quello sportivo – deve essere.
Per questo abbiamo deciso di fare questo articolo: per fare chiarezza sulla situazione attuale riguardo questa tragedia, e per pretendere VERITÀ e GIUSTIZIA per Grant Wahl.
Mattia D’Ercole