Nuvole sublimi plasmate in figure immaginate, giunte da un nulla intenso come neve bianca scivolano liete sulla pelle di chi resta. Non andare via, rimanere per capire il significato di ogni cosa, attraverso una visione che fa viaggiare e scoprire ogni angolo nascosto molto bene tra le grinze di un cuore. Quella luce che inonda i corpi dallo sguardo vivo presenta al mondo qualcosa che porta in sé l’irreale fatto presenza: un momento, un attimo, un dejavu, pochi secondi perfetti, rappresentano la storia intera.
La vita in fondo non è altro che questo, trame di una tela sbrindellata che si sfila, da mettere insieme con colori giusti su un telaio, ricamo che diventa favola. Protagoniste leggiadre si alternano, si incrociano, si allontanano, si avvicinano, come flash appaiono e restano presenti finché i riflettori non si spengono; manciate di respiri che si possono ascoltare.
Chiome luminose, riflessi posati ad arte, movimenti, scatti che delineano ma non precisano, perfetti nell’imperfezione e nell’azione, forme che si amalgamano con gli spazi armonicamente, che in essi si formano e identificano. Spuntano come affiora una scultura dalla pietra, viva, pulsante, marmo che respira e attende il momento adatto per farla uscire, viva, bella, piena di anima. Fotogrammi di vecchie pellicole fatte scorrere tra le dita, impressionate dalla luce restituiscono racconti di amore, amicizia, fratellanza, con occhi che guardano lontano o sono chiusi nel ricordo sublime. Ogni anatomia impressa sulle tele dell’artista racconta un pezzo di anima che lei ha deciso di regalare in quel preciso momento, dopo aver parlato a lungo con la tela immacolata.
In essa si riflette lo sguardo di Monica Abbondanzia, pittrice originaria di Pescara, e diventa immagine. Ognuno leggerà qualcosa di diverso ed è questa la scoperta, ogni opera non incarna un solo volto, ma tanti volti, non un’immagine ma molteplici.
Traiettorie, dardi, frecce che colpiscono, messaggere speciali cariche di sentimento. In certi sguardi si intravede la resa, in altri la sfida, in altri ancora la meditata rivincita ma ogni dipinto è un’esortazione a lottare, a non abbattersi, a lasciarsi andare allo scorrere del fiume non trattenendo le intenzioni, aprendosi al mondo. Arriverà il momento della vittoria con la pace dell’anima. I paesaggi, le città, la pioggia, la burrasca, è tutto pulsante, batte forte il ritmo della vita che va vissuta al massimo assaporando gli attimi, quelli che Monica Abbondanzia descrive magnificamente: camminando si posa il piede sulle nuvole e morbido è l’approdo su nuove terre.
Monica Abbondanzia espone dal 3 dicembre 2022 al 5 gennaio 2023 in una tripersonale presso la prestigiosa Solis Wine Art Gallery di Brescia, la prima galleria d’arte che contiene all’interno un esclusivo winebar. Con la sua presenza l’artista, che ha già portato il nome della nostra regione in Italia e all’estero, conferma le sue grandi doti pittoriche oltre a quelle di persona straordinariamente sensibile e attenta. Un talento notevole abita la nostra terra e ci rende orgogliosi dei suoi continui e nuovi traguardi.
Maria Zaccagnini