“Lo sport è vita, la guerra è morte. Noi del Delfino Curi Pescara mostriamo il cartellino rosso alla guerra”. Con questo motto lanciato oggi a Palazzi di città da Antonio Martorella, la società pescarese ha lanciato la sua nuova iniziativa di solidarietà nei confronti del popolo ucraino.
Nei giorni scorsi, la squadra è scesa in campo nella gara di Eccellenza contro il Capistrello con i colori della Nazionale ucraina, maglia gialla e pantaloncini blu. Ora, la società apre le porte della sua scuola calcio a tutti i bambini che stanno arrivando a Pescara con le loro famiglie in fuga dalla guerra: potranno frequentare la scuola calcio del Delfino Curi Pescara gratuitamente nei prossimi mesi, seguiti da allenatori e istruttori del club, ricevendo il materiale sportivo. Grazie alla norma approvata d’urgenza dalla Figc, i bambini potranno anche essere tesserati fino al 30 giugno, godendo così di assicurazione sportiva e visita medica.
“Il nostro obiettivo è quello, prima di tutto, di regalare ai bambini e ai ragazzi che stanno arrivando nella nostra città di poter vivere un minimo di normalità assieme ai loro coetanei. Vogliamo favorire la loro integrazione e farli divertire, affinché possano dimenticare, almeno nelle ore passate in campo, l’orrore al quale sono stati sottoposti in questi giorni nel loro Paese”, le parole di Claudio Croce, socio storico della Curi e consigliere comunale, promotore e ideatore dell’iniziativa a nome della società del patron Quinto Paluzzi.
Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato anche il sindaco di Pescara, Carlo Masci, l’assessore allo Sport, Patrizia Martelli, e il comandante della Polizia municipale, Danilo Palestini, oltre alle due volontarie ucraine che lavorano nella macchina organizzativa della solidarietà attivata dal Comune e ad Antonio Martorella, anche lui socio del Delfino Curi Pescara. “Il calcio è uno straordinario veicolo di pace e integrazione, da sempre. Per questo, ci siamo messi immediatamente a disposizione della collettività: saremo sempre in prima linea per aiutare la città, in questo caso la comunità ucraina in arrivo in questi giorni”.
Al momento sono state già censite oltre 300 persone arrivate in città dall’Ucraina, donne e bambini, visto che gli uomini sono rimasti in Patria a combattere contro l’esercito russo. Situazioni difficili sotto ogni punto di vista, e tante criticità da affrontare: tra i profughi arrivati anche una bambina di soli 25 giorni.
Il calcio, e in particolare la scuola calcio del Delfino Curi Pescara, vuole dare ai bambini ucraini la possibilità di mettersi alle spalle questi giorni tragici.
Il servizio di scuola calcio gratuita è già operativo. Per chi volesse iscrivere bambini arrivati dall’Ucraina potrà farlo contattando i referenti del Delfino Curi Pescara Silvio (3409671793) e Monica (3388465536).