LORETO APRUTINO: STARINIERI A ADNKRONOS RIBADISCE IL SUO NO ALLA REVOCA DELLA CITTADINANZA A RAZOV. NEL SITO, PERÒ NON C’È NULLA

“Non revocheremo la cittadinanza onoraria all’ambasciatore russo in Italia, Sergey Razov». A dirlo all’Adnkronos è il sindaco di Loreto Aprutino, Gabriele Starinieri. “Gesto», dice all’Adnkronos Starinieri, “che ha significato istituire un simbolico legame con il popolo russo, un legame culturale e turistico. Certo adesso quei giorni sembrano lontani anni luce”. 

“Il conferimento delle cittadinanza onoraria, ricorda il sindaco, «fu legato alla prima festa regionale Abruzzo-Russia. Fu un momento istituzionale, con la presenza di autorità regionali e di parlamentari. Vennero ipotizzati anche scambi culturali e commerciali, legati per esempio alla ceramica. Poi, comunque, il Covid ha bloccato ogni iniziativa e progetto. In questi giorni, sull’onda di quanto sta accadendo in Ucraina, c’è chi, in cerca di un minimo di visibilità, ha tentato di strumentalizzare questa vicenda. Qui, a oggi, nessuno ha pensato di ritirare la cittadinanza all’ambasciatore, perché non porterebbe a nulla, perché significherebbe disconnettersi con il popolo russo e con la sua cultura”

Questo è quanto avrebbe dichiarato il Sindaco sulla proposta di revoca dell’Ambasciatore Russo Sergej Razov all’Agenzia Adnkronos: il comunicato lo riprendiamo, però, da Il Pescara non avendo trovato nulla su Adnkronos, Sulla questione il nostro giornale aveva fatto seguito alle dichiarazioni del ministro degli Esteri Luigi Di Maio che ha affermato che il governo italiano, tramite il presidente Mattarella, avrebbe revocato le onorificenze attribuite a membri del governo russo o comunque a esponenti del governo russo. Nessuna ricerca di visibilità, solo una semplice richiesta in qualità di cittadini, alla quale, legittimamente, il Sindaco Starinieri ha confermato il suo NO. Se una cittadinanza onoraria ha significato istituire un simbolico legame con il popolo russo, così leggiamo, la revoca aveva lo scopo, altrettanto simbolico, di prendere le distanze dai comportamenti di aggressione della Russia di Putin. Del resto se la revoca non porterebbe a nulla, ancora non riusciamo a capire cosa abbia portato la cittadinanza onoraria visto che neanche l’ambasciatore è venuto! Infine per essere precisi, alla Giornata dell’Amicizia a cui si riferisce il Comunicato, a parte il senatore Luciano D’Alfonso, non è venuto nessun parlamentare di quelli che, presumibilmente, erano stati invitati.

 

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