Si chiamerà FARA il partenariato tra enti pubblici e settore privato in risposta all’avviso pubblico della Regione Abruzzo per la presentazione di Progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei Borghi a rischio abbandono e abbandonati All. A del Bando Borghi contenuto nel PNRR.
Un elenco qualificato di professionisti, consulenti, imprese del terzo settore, società di credito alle imprese, associazioni di categoria e di consumatori, cooperative sociali e società di telecomunicazioni, affiancherà il Comune di Farindola nella co-progettazione che verrà selezionata dalla Regione Abruzzo per poi essere presentata al Ministero della Cultura.
Farindola è un borgo dell’area Vestina il cui territorio ricomprende parte del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Rinomato in tutto il mondo per il “pecorino di Farindola”, presidio Slow Food e tutelato, dal 2002, da un Consorzio che accoglie 8 paesi del comprensorio. La partnership sinergica ha come obiettivo, in quel territorio di impareggiabile bellezza, l’insediamento di nuove funzioni, infrastrutture e servizi nel campo della cultura, del turismo, del sociale o della ricerca, come ad esempio scuole o accademia di arti e dei mestieri della cultura, alberghi diffusi, residenze d’artista, centri di ricerca e campus universitari, residenze sanitarie assistenziali (RSA), dove sviluppare anche programmi a matrice culturale, residenze per famiglie, con lavoratori in smart working e nomadi digitali. Innovazione, digitalizzazione e sostenibilità le parole chiavi per il progetto che sarà valutato da un comitato tecnico istituito dal ministero con all’interno un rappresentante delle Regioni, uno dell’Anci e uno delle associazioni partecipanti al comitato coordinamento borghi che verificheranno la coerenza delle proposte presentate in base alle direttive del Pnrr.
“Un’occasione unica per il rilancio di Farindola, delle sue radici e della sua comunità storica– dice il Sindaco Ilario Lacchetta– la possibilità di trasformare un patrimonio che rischia la dispersione in una risorsa diffusa ed a disposizione dei giovani e degli anziani, perché insieme tornino a parlare ed a condividere esperienze”.
“Una sfida storica- aggiunge il Vice Sindaco Luca Labricciosa– perché, per la prima volta, abbiamo la possibilità non solo di diventare un volano turistico ma, grazie ad innovazione e sistemi digitali, di rendere Farindola un luogo per vivere, per lavorare, un luogo da ripopolare, con una prospettiva di vita ispirata dalle migliori qualità ambientali e sociali”