La Giunta vestina, all’unanimità, ha dato il via libera all’intitolazione di una strada al Milite Ignoto nel 100° Anniversario della traslazione all’altare della Patria, ricorrenza celebrata in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate lo scorso 4 novembre.
Proprio il 4 novembre 1921, con l’intento di rendere onore a tutti i caduti della Grande Guerra, il Parlamento Italiano aveva pensato di individuare una salma di un soldato senza nome che, idealmente, rappresentasse tutti coloro che non fecero ritorno a casa. Una madre che aveva perso il figlio in battaglia, scelse per tutti gli Italiani quello che diventò il simbolo di un intero popolo, il cui feretro giunse a Roma, per essere sepolto presso l’altare della patria, proprio alcuni giorni prima del 4 novembre, data simbolo della vittoria del 1918. Da allora egli incarna il Valore, la Dedizione, il Sacrificio dei fratelli caduti (stimati per la sola Prima Guerra Mondiale in 650.000) per la difesa della Patria.
Allo stesso, inoltre, fu conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:
‘ Degno figlio di una stirpe prode e di una millenaria civiltà, resistette inflessibile nelle trincee più contese, prodigò il suo coraggio nelle più cruente battaglie e cadde combattendo senz’altro premio sperare che la vittoria e la grandezza della Patria’.
Alla luce della ricorrenza secolare e della proposta dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani di promuovere delle iniziative per onorare il ricordo del Milite, l’amministrazione pianellese ha individuato una strada di nuova costruzione, una via di collegamento tra viale S.Vincenzo e via Foro a Cerratina, da intitolargli affinché la memoria di questo e di tutti i caduti sia sempre onorata nel tempo. La relativa segnaletica sarà apposta subito dopo aver ottenuto il nulla osta da parte della Prefettura.
‘ La figura e la forte carica simbolica del Milite Ignoto sono particolarmente attuali, anche a distanza di un secolo, afferma il Sindaco Marinelli. La salma senza nome di un soldato sacrificatosi per la nazione rappresenta un punto di riferimento per rafforzare alcuni tratti fondanti della comunità nazionale, aggiunge il primo cittadino, anche in una fase storica particolarmente lacerante ed intrisa di legittime paure legate alla pandemia. Diversamente da altri enti che hanno ritenuto di concedere la cittadinanza onoraria, a noi è apparso necessario lasciare un segno tangibile e permanente in modo da rivolgere un sentimento di perdurante riconoscenza ai tanti valorosi soldati periti, soprattutto come monito verso le giovani generazioni’