PENNE: TULLI VICE DI PETRUCCI

Il rebus giunta è stato risolto dal neo sindaco quarantaduenne con un passato in Forza Italia Gilberto Petrucci, giornalista dell’ufficio stampa della giunta regionale, papà di due gemelline che giovedì 21 alle 16 presenterà nel primo consiglio comunale la sua squadra di cinque assessori e di undici consiglieri sui sedici complessivi. E’ Pina Tulli la sua vice. Medico, assessore alla sanità nella precedente giunta Semproni, è un’esponente della Lega, il partito che ha voluto fortemente la poltrona di numero 2 rivendicata fino all’ultimo anche dal forzista Emidio Camplese, vicino a Lorenzo Sospiri, il più votato in assoluto con 548 schede. La Tulli, il cui padre Fulvio fu un politico di spicco della Dc cittadina, con 531 preferenze è risultata la seconda fra i più eletti di Penne Viva, la lista che ha nettamente conquistato il premio di maggioranza. Stavolta si occuperà dei servizi sociali. Il primo cittadino mantiene le deleghe al bilancio, al personale ed alla sanità. Per il resto, la giunta vede Emidio Camplese destinato alle politiche europee, allo sport e ai grandi eventi; abbinato a Forza Italia il confermato assessore Nunzio Campitelli, avvocato, che resta alla guida della scuola, della polizia municipale e dell’igiene urbana. Antonio Baldacchini esordirà come assessore dopo un quinquennio da presidente del consiglio comunale. Anche lui di Forza Italia, assumerà le redini dell’urbanistica ed ancora della Protezione civile. Debutto anche per Valentina Camplese, l’altra figura femminile: per lei, data in quota all’ex assessore regionale Donato Di Matteo, i dossier sui lavori pubblici. Pino Marautti sarà con ogni probabilità il nuovo presidente dell’assemblea civica. Vicino a Di Matteo, avrà la delega alla manutenzione delle strade e del patrimonio, del verde pubblico, all’arredo urbano ed ai rapporti con le contrade. Federico Domenicone, responsabile locale della Coldiretti, sarà il capogruppo di Penne Viva. La consiliatura dunque comincerà oggi. Nessun problema di incompatibilità per Vincenzo Ferrante (definita la sua posizione nei confronti del fisco comunale) che siederà regolarmente sugli scranni dell’opposizione insieme alla candidata a sindaco di Penne prossima, Angela Pizzi, e a Maurizio Lucci. Un gruppo che non vede alcun rappresentante del partito democratico. La Penne ribelle avrà gli altri due posti dell’assemblea con Gabriele Frisa e Sonia Marini. Un sindaco che avrà una busta paga leggerissima (ridotto della metà il bonifico dei tremila euro lordi mensili previsti) a causa dei tagli imposti dal governo per la malagestio del passato. E dunque, anche lui come il suo predecessore Mario Semproni, non beneficerà dell’aspettativa. Berardo Lupacchini

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