I consiglieri comunali di maggioranza eletti con Pescara Futura, Adamo Scurti e Sabatino Andreelli, hanno recentemente promosso la Carta Etica nello sport femminile e la giunta comunale di Carlo Masci ha sposato in pieno la lodevole iniziativa.
“Lo sport, sia esso professionale o amatoriale, – affermano i due consiglieri – è un fenomeno che coinvolge, per lo meno in tutto il mondo occidentale, uomini e donne. La storia dello sport tuttavia è stata a lungo caratterizzata da una netta predominanza maschile e il campo delle attività sportive è, a tutt’oggi, segnato da profonde differenze di genere: gli uomini partecipano più delle donne alla pratica sportiva e, al contempo, gli sport maschili sono più rilevanti sia economicamente sia culturalmente”.
Nello specifico: “La Carta etica per lo sport femminile – proseguono Scurti e Andreelli – contiene il principio della pari accessibilità alla pratica sportiva per uomini e donne; la presa d’atto che lo sviluppo della pratica sportiva femminile costituisce un parametro di civiltà e democrazia; l’esplicitazione della valenza educativa e di inclusione della pratica sportiva come forma di contrasto a discriminazioni, disagio e violenza; i meccanismi operativi che garantiscono la reale applicazione dei principi enunciati nella Carta”.
Ora mancano alcuni passaggi e i consiglieri invitano “il sindaco e la giunta a sostenere, promuovere, avviare tutti i passaggi istituzionali amministrativi necessari affinché anche il Comune di Pescara ufficializzi l’adesione alla Carta etica per lo sport femminile”, che vede iscritti nell’albo ancora pochissimi comuni tra i quali, Bologna, Caltanissetta, Enna, Padova, Troina, Leonforte, Villarosa, Catenanuova, Salsomaggiore, Granarolo, Tortoreto, e questo spiega ulteriormente il motivo con il quale una città importante come quella abruzzese possa aiutare e essere un volano per tanti altri comuni italiani ed acquisire questo nuovo strumento di integrazione.
Enio Remigio