Donatella Di Pietrantonio sale sul podio del premio Strega e fa dunque un figurone con il suo “Borgo sud”, edito da Einaudi, che valorizza ancora il legame con il territorio abruzzese, stavolta pescarese in particolare. 135 i voti finali ottenuti dalla scrittrice originaria di Arsita e che vive a Penne non sono bastati a vincere il prestigioso premio, finito nelle mani di Emanuele Trevi con “Due vite” (Neri Pozza) grazie a 52 schede in più, ma il suo nuovo romanzo potrebbe vivere una seconda esistenza approdando al cinema o in televisione. “Potrebbe diventare un film oppure una serie, questo sarà oggetto di valutazione prossimamente“, a rivelarlo è la stessa autrice Donatella Di Pietrantonio. Il libro ‘L’Arminuta‘”, pubblicato prima di ‘BorgoSud”racconta la Di Pietrantonio, “è già diventato un film e spero che nei prossimi mesi potremmo vederlo nelle sale. Per ‘Borgo Sud’ ci sono già varie manifestazioni d’interesse e quindi ritengo possibile che ci sia una trasposizione in un altro linguaggio”. Trasposizione che “per me è sempre un’operazione molto interessante in cui non temo il tradimento, il travisamento del testo ma che vivo sempre con grande rispetto sia che si tratti di spettacoli teatrali sia che si tratti di film”, dice la Di Pietrantonio. La scrittrice poi mette a fuoco anche le sensazioni suscitate dalla sua partecipazione allo Strega sottolineando che “è stata un’esperienza molto bella. Il tour con gli altri finalisti è stata l’occasione per smentire tutte le dicerie che girano intorno al premio, ai colpi bassi, ai coltelli. Invece è stata l’occasione per conoscerci, parlare dei nostri libri, ma anche delle nostre vite. E’ stata veramente una bella esperienza in cui ho ricevuto tanto e spero anche di aver dato qualcosa. Il premio Strega – evidenzia – sicuramente si riverbera in modo positivo su tutti i finalisti. E’ una vetrina, si tratta di una selezione della migliore letteratura italiana prodotta nell’ultimo anno. Sono molto onorata di esserci stata, di avere avuto un ottimo piazzamento e di aver ricevuto tanti voti dai lettori in italiano all’estero. Un risultato che per me ha un grande significato perché mi gratifica molto il fatto che un romanzo così fortemente radicato sul territorio riesca a parlare anche ai lettori molto lontani dai miei luoghi”, conclude la Di Pietrantonio.
Berardo Lupacchini