L’edizione 2020 di ReStartApp promossa dalla Fondazione Edoardo Garrone di Genova e dalla Fondazione Aristide Merloni vedono protagonisti, precisamente al 1º e 3º posto, due giovani abruzzesi, Mirco Cipollone, di Avezzano con Appennini for all che promuove un’idea di turismo ambientale accessibile con l’avvio di un tour operator che proponga pacchetti e servizi pensati per i disabili e di una rete di soggetti pubblici e privati che lavorino sull’accessibilità territoriale dell’Appennino abruzzese e Pierfrancesco Di Giuseppe di Teramo, con il progetto Regrowth, che intende sviluppare e commercializzare tecnologie IoT, Internet of Things e sensori per il monitoraggio e il controllo dello stato di salute degli animali, della qualità del solo e dell’ambiente, in un’ottica di agricoltura sostenibile e rigenerativa.
Ma l’Abruzzo c’è anche nel secondo posto di Benedetta Morucci proveniente da Scorzè, in Veneto, che con il progetto Lamantera, nome ispirato alla cappa usata dai pastori abruzzesi si propone di valorizzare le lane dell’Appennino abruzzese, tramite la trasformazione in filati e prodotti ispirati alla tradizione laniera del territorio. Questa edizione 2020 ha visto premiare progetti geneticamente sostenibili che mettessero eccellenze e potenzialità del territorio al centro del proprio modello di business e che come spiega Francesca Campora, direttore generale di Fondazione Edoardo Garrone “sono pronte a generare sin da subito, con il loro lavoro, impatto positivo per le comunità di riferimento, immettendo innovazione nel tessuto socio-economico locale e innescando circuiti virtuosi per rivitalizzare risorse, competenze, relazioni e produzioni.”