PENNE – Ora si mobilitano gli ordini forensi d’Abruzzo sul decreto legislativo varato dal governo Monti che sopprime 31 tribunali italiani, 220 sezioni distaccate e quasi tutti gli uffici del giudice di pace. In Abruzzo è una strage.
Critiche durissime provengono dunque dagli avvocati (anche quelli di Pescara?Da sempre infatti puntano alla chiusura di Penne) alla decisione del governo che non tiene conto dei pareri delle commissioni parlamentari (eppure si tratta di un governo tecnico). Si punterà dunque alla dichiarazione di illegittimità costituzionale delle norme del ministro Paola Severino, soddisfatta di aver firmato una riforma epocale, chiudendo tutti i tribunali italiani (tanto lei da avvocato di grido non li frequenta) e magari di questo passo Monti ed i suoi sodali potrebbero chiudere anche tutte le scuole, tutti gli ospedali e tutte le caserme delle forze dell’ordine non ubicati nelle città enormi, costringendo ad emigrare la popolazione dei paesi e delle cittadine. In Abruzzo, tagliati i tribunali di Lanciano e Vasto, Sulmona ed Avezzano ( i sindaci sono sul piede di guerra) e tutte le sezioni distaccate: Penne e San Valentino, Ortona ed Atessa, Giulianova ed Atri. E tutti i giudici di pace. Il decreto legislativo avrà efficacia fra 18 mesi, arco di tempo nel quale i processi saranno ancora celebrati negli uffici soppressi. E in un anno e mezzo tutto può ancora accadere.