Un nome incline, Matteo, ad evocare un imprinting nella grinta politica a cui lui aggiunge, inevitabilmente destando più simpatia rispetto agli omonimi famosi, quella sicurezza alleggerita da un pizzico di sense of humour, chiarezza nel parlare e capacità di comunicazione. Qualcuno lo definisce un decisionista, altri un “progressista di destra”, della generazione dei millenials, quella degli anni ’80 per intenderci, rappresenta bene la voglia di riscatto dalla serie di crisi che gli ‘adulti’ hanno lasciato, lui, personalmente, si è dato da fare, ha lavorato persino come barista e pizzaiolo, ha studiato per qualificarsi come dottore in fisioterapia e diventa sindaco accaparrandosi un primato emblema del cambiamento epocale: l’espugnazione del paese angolano da sempre roccaforte del centrosinistra. La palestra l’aveva fatta come consigliere di opposizione per 5 anni nella lista SiAmo, poi, nel 2019, candidato della coalizione di centrodestra, il 26 maggio eletto primo cittadino col 54% dei voti.
Sindaco una vittoria netta, merito suo o di troppi errori commessi dall’altro schieramento?
Io sono stato pragmatico e concreto, sono andato tra la gente ad ascoltare quali fossero le loro necessità e, probabilmente sono stato convincente e credibile se ho conquistato la fiducia anche di chi, ideologicamente, era lontano dal mio schieramento.
All’indomani della elezione lei aveva presentato un cronoprogramma ben scaglionato, ha rispettato tutte le tappe prefissate o c’è qualcosa che avrebbe voluto fare e non ci è riuscito?
Considerando la dilazione dovuta all’emergenza Covid devo dire che abbiamo rispettato tutte le scadenze prefissate nel cronoprogramma: abbiamo investito 2 milioni di euro in lavori pubblici che stanno interessando tutto il territorio, penso ad esempio alla riqualificazione del quartiere Villa Cipressi o a quella di via Fiori. Sono soddisfatto ma motivato a fare meglio.
Un percorso in salita visto che, oltre la pandemia, ha dovuto subito affrontare il grande problema dell’estate 2019 del blocco dell’autostrada A14
Nel mio intimo trovo una prima motivazione pensando che se il destino mi pone di fronte a certe sfide o a certi problemi, forse mi ritiene in grado di affrontarli, questo mi consente di avere l’attitudine giusta nell’abbassare la testa e mettermi al lavoro.
C’è stato un momento in cui, anche solo per un attimo, questo pensiero non l’ha supportata?
Sicuramente quella sera del marzo 2020 quando, alle 23 mi hanno comunicato che c’era un positivo al Covid: ho riunito immediatamente il COC (ndr Centro Operativo Comunale) ma non sapevo effettivamente cosa fare, nessuno lo sapeva. Quella notte è stata la più difficile.
Invece, poi, il Comune di Città di Sant’Angelo, ha ricevuto addirittura l’encomio del Presidente Marsilio per l’ottima risposta nella organizzazione delle misure di prevenzione e screening di massa
Siamo stati il primo Comune ad organizzare uno screening sulla popolazione ma devo ringraziare l’ottima squadra che mi ha supportato a partire dalla Croce Angolana e tutti i volontari, il gruppo degli Alpini, la Protezione Civile Modavi CSa, e tutti gli abitanti che si sono messi a disposizione anche con piccoli gesti. Al di là di me, il paese ha un forte senso identitario e comunitario che io interpreto come il punto di forza che ci ha permesso, ed ancora ci permette, di gestire questa terribile situazione di emergenza mondiale.
Infatti Forbes ha annoverato C.S.A non solo meta turistica ma sede ideale di residenza per qualità di vitasociale, ambientale ed economica
Ad essere onesti la citazione di Forbes è arrivata prima del mio insediamento quindi la ritengo una fortuna che ho tutta l’intenzione, però, di mettere a frutto. Avevamo cominciato, ante Covid, ad allestire un ufficio che gestisse proprio le relazioni con i turisti, in particolare stranieri. L’obiettivo, quando si potrà ricominciare a viaggiare in tranquillità è che i turisti che arrivano si trovino di fronte ad una Smart city, una città che gestisce in modo intelligente le proprie risorse e che sia facile da visitare anche negli angoli piú nascosti.
Intendete sviluppare il Turismo nel dialogo con la Cultura?
Assolutamente, e di farlo sfruttando l’innovazione tecnologica. Abbiamo sviluppato una app in due lingue, che prevede tre itinerari turistici con a disposizione tutti i luoghi da visitare come Musei e chiese ma anche siti o tragitti che nessuno conosce e sono di una bellezza folgorante. Tutto questo in connessione con i servizi comunali e turistici. Sinteticamente le parlerei di una geolocalizzazione del turista o del cittadino alla scoperta del territorio nascosto. Oltre a ciò intendiamo sfruttare tutti i bandi che agevoleranno investimenti proprio nella cultura, inaugureremo ad esempio un nuovo museo. Città Sant’Angelo dovrà diventare Smart nel doppio significato di intelligente ma anche semplice da scoprire grazie all’innovazione.
Sindaco, arriviamo ai suoi rapporti con l’opposizione, Lei ha dichiarato di volere un confronto, seppur duro ma nei limiti della correttezza istituzionale, ci è riuscito?
Diciamo che nella dialettica politica è proficuo avere un’opposizione che valga da confronto, ovviamente se si riduce solo a degli attacchi io tendo a far valere non solo le mie ragioni ma la correttezza di un operato ed i risultati finali. Un esempio è quello di Terra Verde Energy, mi hanno accusato di non avere fatto nulla,nella realtà questa è l’unica amministrazione che ha proposto ricorso contro la stessa Regione ed anche quando ero all’opposizione fui protagonista di una dura battaglia contro il danno ambientale dello stabilimento in Piano di Sacco. Anche sull’Ibisco mi era stata mossa un’accusa di inerzia, inveceio ho riunito la maggior parte dei proprietari costituendoli in condominio quando prima non avevano né luce né antincendio, oggi ne sono dotati. Abbiamo recuperato un milione e 800 mila euro per la Scuola Ritucci per la quale si era compilata una domanda errata, ho dovuto procedere agli espropri mai fatti per la strada a Marina, quella che collegherà il ponte Delli Castelli a quello del fiume Piomba, oggi siamo quasi all’80% di espropriazioni fatte e, come le dicevo prima, con tanti cantieri aperti per nuove opere pubbliche. Questi sono fatti.
Sulla contestazione della privatizzazione del campetto in zona Iper come risponde?
Guardi, in quella zona ci sono tre aree destinate al gioco ed alle attività sportive e l’affidamento del campo alla società sportiva rientra in una razionalizzazione di equilibrio tra finalità pubblica e sostegno privato perché con quest’ultimo, tra l’altro volto alla creazione di 2 campi basket e 6 per il beach volley, noi provvederemo alla riqualificazione dell’altro sottostante, creeremo dei posti di lavoro e abbiamo ottenuto la concessione di fasce orarie in cui la struttura sarà usufruibile per le attività sociali e scolastiche pubbliche.
Quindi lei intende salvata la finalità pubblica dello spazio?
Non è solo salvata ma anche implementata e rafforzata. Tra l’altro abbiamo anche ottenuto che l’impianto venga dedicato a Gabriel Di Giorgio, un ragazzo vittima di un incidente stradale perché lui è lí che si ritrovava con i suoi amici e sarà il suo ricordo occasione anche di organizzare dei corsi di educazione stradale per i giovanissimi.
Però poi non avete rinnovato la convenzione per lo spazio della Biblioteca Ragazzi dove l’associazione Italia Nostra svolgeva un’attività sociale e culturale molto importante
È vero che non abbiamo rinnovato la convenzione ma l’’emergenza Covid e le necessità di distanziamento per la ripresa delle lezioni, hanno obbligato a mettere quegli spazi a disposizione di due classi di ragazzi dell’Istituto Comprensivo Spaventa, uno dei più antichi d’Italia, per fare l’ordinaria attivitá scolastica.
Quindi in questo caso, banalizzando, sarebbe andato contro dei privati per il bene pubblico?
Le accuse generiche di privatizzazione si devono verificare con le diverse situazioni pratiche: in questo caso Italia Nostra è un’associazione che ha tutto la simpatia e la stima del Comune ma non avrà problemi a trovare un’altra sede, mentre noi abbiamo un’emergenza per i nostri studenti. La scuola pubblica viene prima di tutto. Nulla toglie, da parte mia, che una volta terminata l’emergenza essi possano tornare ad operare con le importantissime attività culturali di cui, ripeto, ho rispetto e apprezzamento.
Lei amministra una città importante, con un territorio che, come abbiamo detto, non è solo vasto ma ricco di implicazioni sociali, urbanistiche e commerciali, ha mai pensato “Ma chi me lo ha fatto fare?”
Mai, mi sono sempre sentito onorato, forse lo dirò allo scadere dei 5 anni, oggi sono determinato, concentrato e con tanta voglia di porre Città Sant’Angelo al centro di un progetto efficiente ed innovativo.
Quanto le rimane di tempo libero in una giornata tipo?
Praticamente zero: la mattina svolgo il lavoro per il quale ho studiato e ho fatto tanti sacrifici, poi corro in Municipio per i vari impegni amministrativi ed istituzionali, fino alle 20 circa, poi torno a casa per dedicarmi a mia moglie e mio figlio. Ecco, forse gli occhi di mio figlio sono la libertà più bella che mi concedo. La più importante.
Forse perché, come dice Éluard, è solo negli occhi di un bambino che nasce la luce del giorno dopo. Buon ritorno al lavoro, allora, Sindaco!
S.d.L