PENNE – Sulla riforma dell’assetto degli uffici, con la riduzione da otto a cinque dei responsabili di settore, si vocifera di un certo ricorso al Tar da parte di Donato Valori, tra i retrocessi. Non farà nulla invece l’altro grande funzionario ridimensionato, Pasquale Scotucci, direttore per un ventennio almeno del sociale e della cultura, un D1, ora in attesa di mobilità interna, che affida il suo commento ad una dichiarazione non polemica, ma un pò sarcastica.

“Prendo atto della decisione con cui sono stato retrocesso-sostiene il dottor Scotucci-con rammarico, ma anche con serenità perchè penso di aver svolto le mie funzioni nel rispetto della legalità ed a favore dei cittadini. Mi conforta, come mi è stato ribadito più volte, che il provvedimento non è nè punitivo nè personale, d’altronde, se fosse stato il contrario, la vicenda avrebbe assunto toni grotteschi in quanto, fino a prova contraria, non si riscontrano elementi oggettivi. Da cittadino pennese sono quindi orgoglioso del fatto che la mia indennità di responsabile contribuirà a risollevare le sorti delle casse comunali. nei limiti delle mie conoscenze, competenze, capacità e mansioni, sul fronte dell’impegno personale nulla cambierà, così come la disponibilità e la collaborazione che saranno totali. D’altra parte prima di essere responsabili di settore, siamo dipendenti comunali stipendiati con soldi pubblici”.